Ti capita di avvertire un forte dolore al gomito mentre svolgi le normali attività quotidiane o anche durante la pratica sportiva? Allora potresti essere affetto da epicondilite. Ma che cos’è, e come si cura?
Definizione
L’epicondilite è una sindrome dolorosa che colpisce il gomito ed è associata ad attività ripetitive dell’avambraccio e del gomito, per lavoro o per sport. Sebbene sia nota anche come “gomito del tennista”, l’epicondilite si sviluppa spesso come condizione correlata al lavoro e costituisce quindi un importante problema di salute pubblica.
Anatomia
L’articolazione del gomito è un’articolazione composta da tre ossa: l’osso del braccio (omero) e le due ossa dell’avambraccio (radio e ulna). Ci sono protuberanze ossee nella parte inferiore dell’omero chiamate epicondili, dove diversi muscoli dell’avambraccio iniziano il loro corso. La protuberanza ossea all’esterno del gomito è chiamata epicondilo laterale omerale ed è qui che i tendini dell’avambraccio, chiamati estensori, si attaccano.
Cause
L’epicondilite è una patologia da sovraccarico e da affaticamento muscolare. La causa è la contrazione ripetuta dei muscoli dell’avambraccio che possono provocare una serie di minuscole lacerazioni nei tendini che attaccano i muscoli dell’avambraccio alla prominenza ossea all’esterno del gomito.
Anche se il termine epicondilite richiama alla mente l’infiammazione, questa condizione è principalmente dovuta a un processo degenerativo dei tendini. (1)
Le persone che svolgono lavori che comportano movimenti ripetitivi del polso e del braccio hanno maggiori probabilità di sviluppare questa patologia. Gli esempi includono idraulici, pittori, carpentieri, macellai, cuochi, ma anche videoterminalisti e informatici per l’uso prolungato del mouse.
È più comune nelle persone di età superiore ai 40 anni. Il fumo, l’obesità, il movimento ripetitivo per almeno due ore al giorno e l’attività vigorosa (gestione di carichi fisici superiori a 20 kg) sono fattori di rischio nella popolazione generale per lo sviluppo di questa condizione.
Sintomi
Il principale sintomo è il dolore, che può irradiarsi dall’esterno del gomito all’avambraccio e al polso. Il dolore e la debolezza possono rendere difficile compiere movimenti anche semplici come stringere la mano o afferrare un oggetto.
I sintomi dell’epicondilite si sviluppano gradualmente. Nella maggior parte dei casi il dolore inizia come lieve e peggiora lentamente nel corso di settimane e mesi.
Il braccio dominante è più spesso colpito; tuttavia, entrambe le braccia possono essere colpite.
Diagnosi
La diagnosi avviene principalmente tramite palpazione dell’epicondilo e si avvale di test specifici, che, se positivi, indicano la presenza della patologia. Ad esempio, il medico potrebbe chiedere al paziente di provare a estendere il polso e le dita contro resistenza con il braccio completamente teso per vedere se questo provoca dolore.
Quando i sintomi clinici non possono essere ben definiti sulla base dell’esame obiettivo e dell’anamnesi, può essere necessaria la diagnostica per immagini. (RX, RMN, Ecografia).
Trattamento
I principali trattamenti prevedono:
– Riposo. Il primo passo verso il recupero è dare al braccio il giusto riposo. Ciò significa che il paziente dovrà interrompere o diminuire la partecipazione a sport, attività lavorative pesanti e altre attività che causano sintomi dolorosi per diverse settimane.
– Farmaci. Paracetamolo o farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere assunti per ridurre il dolore e il gonfiore.
– Fisioterapia. Esercizi specifici sono utili per rafforzare i muscoli dell’avambraccio. Non sono stati dimostrati benefici con onde d’urto, stimolazione nervosa elettrica transcutanea a bassa frequenza , ultrasuoni o terapie con onde elettromagnetiche pulsate. Tra le modalità fisiche , solo la terapia laser ha dimostrato di migliorare i risultati funzionali. (2)
– Tutore. L’uso di un tutore che si posiziona a livello dell’avambraccio può aiutare ad alleviare i sintomi. Questo può ridurre i sintomi facendo riposare i muscoli e i tendini.
– Iniezioni di steroidi (infiltrazioni). Gli steroidi, come il cortisone, sono farmaci antinfiammatori molto efficaci. Il medico può decidere di iniettare il farmaco nell’area dolente intorno all’epicondilo per alleviare i sintomi. Le iniezioni di corticosteroidi hanno dimostrato benefici a breve termine (meno di sei settimane) ma inefficaci a lungo termine.(3)
Se i sintomi non rispondono dopo 6-12 mesi di trattamenti non chirurgici il medico potrebbe raccomandare l’intervento chirurgico. Gli obiettivi principali di tutti gli approcci chirurgici sono alleviare la tensione nel sito di inserzione dell’estensore radiale breve del carpo e asportare il tessuto tendineo patologico.(4)
Prognosi
Il decorso naturale della condizione è favorevole, con recupero spontaneo entro uno o due anni nell’80-90% dei pazienti.(5)
La maggior parte dei pazienti avrà una risoluzione completa dei sintomi con il riposo del braccio e la terapia con farmaci antinfiammatori non steroidei. I pazienti con sintomi persistenti possono richiedere un ulteriore trattamento, compresa la terapia fisica, la terapia iniettiva o l’intervento chirurgico.
Prevenzione
Per prevenire il rischio di insorgenza di questa patologia ma anche per trattare la patologia nelle sue fasi iniziali, è possibile svolgere una serie di esercizi di stretching e di rinforzo muscolare, come ci spiega in questo video il Dott. Matteo Guzzini, ortopedico dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni e professore associato di ortopedia e traumatologia all’Università La Sapienza di Roma.
Attenzione: le informazioni contenute nel presente articolo hanno valore puramente indicativo e non possono sostituire in alcun caso il parere dei professionisti sanitari abilitati.
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BIBLIOGRAFIA
(1) Buchanan BK, Varacallo M. Tennis Elbow. In: StatPearls. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; November 7, 2022
(2) Lenoir H, Mares O, Carlier Y. “Management of lateral epicondylitis“. Orthop Traumatol Surg Res. 2019;105(8S):S241-S246
(3) Buchanan BK, Varacallo M. Tennis Elbow. In: StatPearls. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; November 7, 2022
A review of modern management of lateral epicondylitis. Phys Sportsmed. 2012; 40(2):34–40
.(5) Degen RM, Conti MS, Camp CL, Altchek DW, Dines JS, Werner BC. Epidemiology and Disease Burden of Lateral Epicondylitis in the USA: Analysis of 85,318 Patients. HSS J. 2018 Feb;14(1):9-14