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Condizioni di lavoro in ospedale e sicurezza dei pazienti, quale rapporto?

In numerosi studi fatti in questi anni un numero sempre più elevato di infermieri ha manifestato l’intenzione di lasciare il posto di lavoro perché costretti a lavorare in condizioni sempre più difficili. Ora, per la prima volta uno studio collega l’intenzione degli infermieri di lasciare il lavoro a una maggiore mortalità 

 

Se gli operatori sanitari non sono soddisfatti anche il paziente rischia di subirne le conseguenze. Infatti, come dimostrano molti studi di psicologia, il clima interno all’organizzazione influenza in modo rilevante il rischio sanitario.[1]

La pandemia di Covid-19 ha ancor più evidenziato i problemi che affliggono il personale sanitario, come il burnout, la carenza di personale e le condizioni di lavoro pericolose. I risultati di vari studi dimostrano tra i sanitari una forte demotivazione, che si manifesta anche con l’intenzione di lasciare il posto di lavoro. L’intenzione di lasciare, in letteratura, è associata ad ambienti di lavoro scadenti, carichi di lavoro eccessivi, esaurimento emotivo degli infermieri.

Un recente studio, pubblicato sulla rivista “Health Policy”, ha esplorato l’associazione tra “intenzione di dimettersi” degli infermieri e la mortalità nei pazienti ospedalizzati a 30 giorni.[2]

Gli autori dello studio hanno analizzato i dati di circa 37.000 pazienti di età pari o superiore a 50 anni ricoverati in 15 ospedali pubblici italiani nel 2015 per almeno due giorni. La mortalità dei pazienti è stata ricavata dai dati di dimissione ospedaliera.

L’intenzione di lasciare è stata misurata attraverso un sondaggio, rivolto a più di 1.000 infermieri, che chiedeva se intendevano lasciare il lavoro l’anno successivo.

I ricercatori hanno trovato una “associazione significativa” tra l’intenzione degli infermieri di lasciare il lavoro e la mortalità dei pazienti. In particolare lo studio ha mostrato che un aumento del 10% dell'”intenzione di dimettersi” ha aumentato la probabilità di mortalità ospedaliera del 14%. Quando un paziente veniva aggiunto al carico di lavoro degli infermieri, la mortalità dei pazienti aumentava del 3,4%, un risultato in linea con altri studi. Anche la durata della degenza del paziente ha avuto un effetto sulla probabilità di morte; i pazienti che hanno avuto una degenza più lunga in ospedale avevano una probabilità più elevata di morte.

Questi risultati sono antecedenti alla pandemia da Covid-19 che dai dati sembra aver avuto un ulteriore effetto dannoso sulla soddisfazione lavorativa degli infermieri e di conseguenza sull’intenzione di lasciare, indagata dallo studio. Si stima infatti che siano circa 21 mila gli infermieri che hanno intenzione di lasciare prossimamente il posto di lavoro, che vanno ad aggiungersi agli altri 21 mila che già negli ultimi tre anni hanno presentato le proprie dimissioni volontarie e ai 18 mila che si sono trasferiti all’estero.[3]

I risultati dello studio portano alla conclusione che condizioni di lavoro degli infermieri e sicurezza dei pazienti sono in relazione; in particolare evidenzia che quando gli infermieri hanno un carico di lavoro più elevato e intendono lasciare il lavoro, potrebbe esserci un aumento del rischio di mortalità dei pazienti.

I risultati indicano la necessità di adottare strategie volte a garantire il benessere degli infermieri attraverso un adeguato carico di lavoro e ambienti di lavoro appropriati, al fine di conseguire un livello più elevato di sicurezza dei pazienti, come tra l’altro richiesto dalla normativa.[4]

 

 

In un altro articolo abbiamo parlato del benessere organizzativo degli operatori sanitari (link).

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BIBLIOGRAFIA

[1] Ministero della Salute. “Manuale di formazione per il governo clinico: la sicurezza dei pazienti e degli operatori” 2012, pag. 83

[2] Catania G, Zanini M, Cremona MA, Landa P, Musio ME, Watson R, Aleo G, Aiken LH, Sasso L, Bagnasco A. “Nurses’ intention to leave, nurse workload and in-hospital patient mortality in Italy: A descriptive and regression study”. Health Policy. 2024 Mar 4;143:105032 (link)

[3]Infermieri tra fuga dalle corsie e quiet quitting“. Articolo pubblicato sul sito Nurse24 il 16.04.24

[4] Legge n. 24/2017. “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”. Art. 1

 

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