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Intelligenza artificiale e triage, quali applicazioni?

 

In che modo l’intelligenza artificiale può supportare gli operatori addetti al triage? 

 

Le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale promettono di produrre cambiamenti sostanziali in molti settori della medicina, compreso il campo dell’emergenza-urgenza. Ma cosa si intende per intelligenza artificiale? In sintesi, l’intelligenza artificiale (d’ora in avanti IA) è un settore dell’informatica che sviluppa algoritmi per imitare le funzioni cognitive umane, come l’apprendimento, il ragionamento e la risoluzione dei problemi.[1] Continua a leggere Intelligenza artificiale e triage, quali applicazioni?

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Malore nei viali dell’ospedale, chi interviene?

Cosa succede quando una persona accusa un malore nei viali dell’ospedale? A chi compete l’intervento, all’ospedale o al 118?

 

Nei giorni scorsi un uomo è morto dopo essere stato colto da malore mentre si trovava nei viali di un grande ospedale del sud Italia. Anche se le notizie non sono certe, secondo testimoni presenti sul posto, nessuno sarebbe intervenuto dai vicini edifici dell’ospedale per prestare soccorso al malcapitato. Continua a leggere Malore nei viali dell’ospedale, chi interviene?

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Ambulanze “connesse”: rischio elettromagnetismo per gli operatori?

Si parla sempre di più di ambulanze “connesse”, per ottimizzare il servizio e migliorare i tempi di intervento. Ma quali rischi?

 

La telemedicina è l’insieme di tecniche mediche ed informatiche che permettono la cura di un paziente a distanza. L’impiego di questa nuova tecnologia promette vantaggi significativi anche nell’assistenza e nella cura al paziente critico, ma anche il dubbio circa possibili rischi. Tra questi vi sono quelli legati alla presenza di campi elettromagnetici all’interno dei mezzi di soccorso, conseguenti all’utilizzo di trasmittenti, radio, computer, sistemi satellitari, cellulari, ecc. Continua a leggere Ambulanze “connesse”: rischio elettromagnetismo per gli operatori?

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Rianimazione preospedaliera: gestione della famiglia sulla scena

È opportuno consentire la presenza dei familiari durante la rianimazione preospedaliera? Cosa può comportare? E come gestire la scena? Vediamolo in questo articolo

 

I Pronto Soccorso, i reparti intensivi e i servizi di emergenza 118 sono gli ambiti in cui, in virtù del tipo di assistenza svolta, è più frequente fare ricorso alle manovre di rianimazione cardiopolmonare. Continua a leggere Rianimazione preospedaliera: gestione della famiglia sulla scena

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Utilizzo della maschera laringea nell’emergenza preospedaliera

 Assicurare la pervietà delle vie aeree è fondamentale per il successo della rianimazione cardiopolmonare. In merito, quali sono le evidenze nell’utilizzo della maschera laringea nei pazienti in arresto cardio-circolatorio in ambito preospedaliero?

 

La gestione delle vie aeree diventa un intervento chiave in ogni tentativo di rianimazione cardiopolmonare. Il fallimento in questi casi espone i pazienti al rischio di morte o di danno cerebrale permanente, per le conseguenze che la carenza di ossigeno determina sul tessuto cerebrale. Continua a leggere Utilizzo della maschera laringea nell’emergenza preospedaliera

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Numero Unico Emergenza (NUE) 112, cos’è e come funziona

Vediamo in questo articolo cos’è il Numero Unico Emergenza (NUE) 112, come funziona e quali vantaggi derivano al cittadino da questo servizio

 

Risale al 1991 la prima idea di introdurre un numero unico europeo sull’esempio del “911” americano, per fornire ai cittadini europei un unico punto di riferimento in caso di richiesta d’aiuto. Nel 2015 l’Italia, dopo un periodo di sperimentazione, ha adottato il Numero Unico Emergenza (NUE) 112 su tutto il territorio nazionale, con Centrali operative appositamente dedicate, a valenza regionale. Continua a leggere Numero Unico Emergenza (NUE) 112, cos’è e come funziona

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Ictus ischemico, trombolisi preospedaliera riduce morte e disabilità

L’ictus ischemico è un evento grave e potenzialmente pericoloso per la vita. Secondo recenti studi l’invio di un’unità mobile specializzata nel trattamento dell’ictus, in luogo di un’ambulanza tradizionale, è associato a migliori risultati clinici in questi pazienti

 

In Italia, secondo quanto riportato dal Ministero della salute, si verificano ogni anno quasi 200 mila casi di ictus cerebrale. L’ictus (in inglese “Stroke” cioè “colpo”) è una patologia che può comportare gravi deficit, sia motori che cognitivi, per questo è necessario intervenire con immediatezza all’insorgere dell’evento acuto.[1] Continua a leggere Ictus ischemico, trombolisi preospedaliera riduce morte e disabilità

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Responsabilità del soccorritore per rifiuto al trasporto del paziente

Il rifiuto al trasporto del paziente critico in ospedale può esporre il soccorritore a responsabilità colposa, in caso di danni al paziente. Vediamo perché

 

Una recente sentenza[1] della Cassazione ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica il delicato tema del soccorso in emergenza e dei rischi ad esso associati. Nella fattispecie un autista-soccorritore di ambulanza è stato condannato per omicidio colposo perchè, chiamato dalla Centrale Operativa 118 ad effettuare un soccorso presso un’abitazione privata, rifiutava senza motivo l’immediato ricovero del paziente in ospedale, paziente successivamente deceduto (si ricorda che le sentenze della Cassazione costituiscono l’ultimo grado di giudizio, pertanto sono definitive). Continua a leggere Responsabilità del soccorritore per rifiuto al trasporto del paziente

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Quale rischi per i pazienti nel sistema di emergenza 118?

 

Errori ed eventi avversi possono verificarsi non solo in ambiente ospedaliero ma anche extraospedaliero, vediamo le situazioni più frequenti

 

All’interno del sistema di emergenza territoriale 118 le competenze del personale nei decenni passati erano decisamente limitate: manovre rianimatorie di base, immobilizzazione dei pazienti traumatizzati e poco altro. Oggi in Italia, il personale può utilizzare sofisticate apparecchiature come il defibrillatore semiautomatico, somministrare farmaci, procedere all’esecuzione di protocolli e procedure secondo linee guida internazionali, inviare un elettrocardiogramma a distanza, ecc. Queste implementazioni hanno indiscutibilmente consentito ai servizi 118 di ampliare la propria area di intervento ma dal punto di vista della gestione del rischio sanitario è necessario considerare che ciò ha comportato anche un aumento delle possibilità di commettere eventuali errori.[1, 2, 3, 4] Continua a leggere Quale rischi per i pazienti nel sistema di emergenza 118?

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Ambulanze bloccate in ospedale, quali rischi per pazienti e soccorritori?

Ambulanze bloccate fuori dagli ospedali perchè i Pronto Soccorso sono intasati, quali rischi per pazienti e soccorritori?

 

Il Servizio Sanitario Nazionale è un sistema che ha lo scopo di garantire a tutti i cittadini una buona assistenza, nel rispetto di criteri di efficienza, qualità e sicurezza delle cure. Tali principi vengono messi in discussione quando i pazienti sono costretti ad aspettare molte ore per ricevere assistenza come succede oggi nei nostri Pronto Soccorso (PS). Continua a leggere Ambulanze bloccate in ospedale, quali rischi per pazienti e soccorritori?

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“Body cam” per il 118 contro le aggressioni, anche in Italia?

È sempre più diffuso, nei servizi d’emergenza di tutto il mondo, l’utilizzo di telecamere indossabili (body-cam) a fini legali e di sicurezza. La proposta di dotare di body-cam anche i soccorritori italiani prende l’avvio dall’aumentato numero di aggressioni che si è verificato negli ultimi anni. Ma cosa sono, esattamente?

 

Le videocamere sono utilizzate già da tempo nei campi più svariati per incentivare (o disincentivare, a seconda dei casi) i comportamenti delle persone. Per esempio l’uso delle telecamere semaforiche, utilizzate per aumentare la percezione nei conducenti del rischio di essere multati in caso di infrazione, ha ridotto notevolmente le violazioni al codice della strada. Continua a leggere “Body cam” per il 118 contro le aggressioni, anche in Italia?

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Arresto cardiaco nel paziente adulto: e tu, sapresti cosa fare?

La morte cardiaca improvvisa è la terza causa di morte più frequente. Secondo le evidenze scientifiche l’avvio immediato della rianimazione cardiopolmonare può triplicare le possibilità di sopravvivenza dei pazienti. E tu, sapresti cosa fare in questi casi?

 

I pazienti cardiopatici, ma non solo, possono andare incontro ad aritmie cardiache incompatibili con la vita come la tachicardia ventricolare senza polso e la fibrillazione ventricolare. Queste aritmie sono letali perché determinano l’incapacità del cuore di contrarsi e quindi di “pompare” il sangue in tutti i tessuti come fa normalmente. Immediatamente dopo l’arresto cardiaco, il flusso sanguigno al cervello si riduce progressivamente fino a fermarsi del tutto per cui è necessario intervenire nel più breve tempo possibile per ripristinare il circolo e quindi l’ossigenazione. Continua a leggere Arresto cardiaco nel paziente adulto: e tu, sapresti cosa fare?

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Arresto cardiaco, abolita la respirazione “bocca a bocca” in attesa del 118

Anche il semplice cittadino può intervenire in caso di arresto cardiaco. Le ultime evidenze scientifiche facilitano ulteriormente tale intervento abolendo la cosiddetta respirazione “bocca a bocca”, nell’attesa del mezzo di soccorso,  in favore delle sole compressioni toraciche esterne

 

È ancora impresso nella nostra memoria quanto accaduto al calciatore danese Eriksen accasciatosi improvvisamente durante una partita degli europei di calcio. Tempestive manovre salvavita messe in atto dai suoi compagni e dal team sanitario hanno permesso al calciatore, colpito da arresto cardiaco, di riprendere conoscenza e di riprendere successivamente l’attività agonistica.(1) Continua a leggere Arresto cardiaco, abolita la respirazione “bocca a bocca” in attesa del 118

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Emergenza 118, quando le nuove tecnologie salvano la vita

La continua evoluzione della tecnologia sta ridefinendo molteplici settori, e la sanità non fa eccezione. Vediamo alcuni esempi pratici riguardanti il sistema 118

 

L’evoluzione del sistema di soccorso sanitario extraospedaliero ha compiuto enormi passi in avanti, soprattutto sulla scorta di importanti innovazioni tecnologiche, come la telemedicina. L’obiettivo è garantire maggiore sicurezza e celerità nello svolgimento dei soccorsi. Vediamo di seguito alcuni esempi pratici. Continua a leggere Emergenza 118, quando le nuove tecnologie salvano la vita

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Defibrillatori in ambito extraospedaliero, chiunque potrà utilizzarli

Con la nuova legge i defibrillatori in ambito extraospedaliero potranno essere utilizzati anche dai comuni cittadini, un passo fondamentale per rendere più sicuro ed efficace il primo soccorso in strada e nei luoghi pubblici

 

I pazienti cardiopatici, ma non solo, possono andare incontro ad aritmie cardiache incompatibili con la vita come la tachicardia ventricolare senza polso e la fibrillazione ventricolare. Queste aritmie sono letali perché determinano l’incapacità del cuore di contrarsi e pompare il sangue come fa normalmente. Il defibrillatore semiautomatico (DAE) è un apparecchio capace di riconoscere queste aritmie e di erogare, in caso di necessità, uno shock elettrico in grado di ripristinare il normale ritmo cardiaco. Continua a leggere Defibrillatori in ambito extraospedaliero, chiunque potrà utilizzarli

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Nuove tecnologie in ambulanza e responsabilità professionale

Le nuove tecnologie in ambulanza promettono di apportare miglioramenti significativi ma anche possibili nuovi profili di responsabilità per gli operatori, vediamo quali

 

La telemedicina è l’insieme di tecniche mediche ed informatiche che permettono la cura di un paziente a distanza. Grazie alle moderne tecniche di trasmissione che coinvolgono ambulanze, medici d’urgenza, ospedale e altre strutture del servizio sanitario pubblico è ora possibile offrire ai pazienti un miglior servizio di assistenza. Continua a leggere Nuove tecnologie in ambulanza e responsabilità professionale

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Le migliori app (gratuite) per gestire al meglio un’emergenza

Esistono apposite “app” per cellulare per facilitare la richiesta di aiuto in caso di emergenza, come malori o incidenti. Vediamo quali sono e come funzionano

 

Quando c’è un’emergenza sanitaria, a casa o in strada, in molti casi non si sa come comportarsi. Un intervento corretto può aiutare a salvare una vita, uno sbagliato a complicare le cose. In questo articolo suggeriamo alcune recenti applicazioni per cellulare (più comunemente chiamate “app”) ideate per accelerare e agevolare le richieste di soccorso o per gestire eventuali emergenze come l’arresto cardiaco improvviso o l’ostruzione delle vie aeree. Tutte le applicazioni sono gratuite e facili da usare, quindi veramente alla portata di tutti. Continua a leggere Le migliori app (gratuite) per gestire al meglio un’emergenza

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Caduta del paziente durante il soccorso e responsabilità dell’equipaggio 118

Non garantire la sicurezza del paziente durante un intervento di soccorso in emergenza può esporre il personale a responsabilità professionale, in caso di danni al paziente

 

La caduta dei pazienti è uno degli eventi avversi maggiormente ricorrenti in ambito intraospedaliero ma può verificarsi anche sul territorio, per esempio in occasione di un soccorso in emergenza o del trasporto con ambulanza da un ospedale all’altro. Spesso l’attività di movimentazione del paziente, specie durante il tragitto in barella, avviene in condizioni disagevoli, potenzialmente a rischio cadute come, per esempio, terreni sconnessi, presenza di buche o avvallamenti del terreno, tratti di strada scarsamente illuminati o in pendenza. Non sono rare però le cadute dovute a fattori umani come imprudenza o negligenza. Continua a leggere Caduta del paziente durante il soccorso e responsabilità dell’equipaggio 118

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Utilizzo del tourniquet in emergenza per bloccare le emorragie

Il posizionamento tempestivo di un dispositivo per l’arresto di un’emorragia massiva come il tourniquet  può limitare la perdita ematica e salvare vite umane. Ma che cos’è precisamente, e come funziona? Vediamolo in questo articolo

 

Nel portale del nuovo Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG) dell’Istituto Superiore di Sanità sono pubblicate le linee guida cui debbono fare riferimento gli operatori sanitari nell’ambito della loro professione. È stata recentemente pubblicata una linea guida aggiornata contenente indicazioni sull’uso del tourniquet in emergenza per il contenimento dell’emorragia massiva.[1] Il tourniquet è un dispositivo il cui scopo è quello di fermare un’emorragia grave che potrebbe mettere a rischio la vita del paziente ferito (foto in alto). Continua a leggere Utilizzo del tourniquet in emergenza per bloccare le emorragie

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Ambulanza 118: ospedale più vicino o ospedale più appropriato?

Perchè in alcuni casi l’ambulanza 118 si reca in un ospedale più lontano invece che in quello più vicino al luogo di intervento? Vi sono ragioni ben precise, vediamo quali in quest’articolo 

 

Attualmente in Italia la risposta territoriale all’emergenza viene garantita dalle Centrali Operative 118 e dalle postazioni territoriali dove stazionano i mezzi di soccorso in attesa di essere attivati per l’intervento: ambulanze, auto mediche ed eliambulanze. Continua a leggere Ambulanza 118: ospedale più vicino o ospedale più appropriato?