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Medici “a gettone” in ospedale, quali rischi per i pazienti?

Sono sempre di più gli ospedali che si avvalgono, per la copertura dei turni, dei medici “a gettone”. Ma cosa ha portato a questo fenomeno? E quali rischi per il malato?

 

La gestione delle risorse umane costituisce un fattore critico per la sicurezza delle cure e in questo settore la carenza di risorse può diventare un problema di grande rilevanza. I vincoli finanziari conseguenti alla crisi economica, il decennale blocco del turnover, le criticità conseguenti alla pandemia da Covid-19 e una inefficace programmazione dei corsi di laurea delle professioni sanitarie e delle borse di specializzazione hanno portato molte strutture a soffrire una evidente carenza di personale, soprattutto di personale medico specializzato, oltre a infermieri e altri professionisti della salute. Continua a leggere Medici “a gettone” in ospedale, quali rischi per i pazienti?

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Quale rischi per i pazienti nel sistema di emergenza 118?

 

Errori ed eventi avversi possono verificarsi non solo in ambiente ospedaliero ma anche extraospedaliero, vediamo le situazioni più frequenti

 

All’interno del sistema di emergenza territoriale 118 le competenze del personale nei decenni passati erano decisamente limitate: manovre rianimatorie di base, immobilizzazione dei pazienti traumatizzati e poco altro. Oggi in Italia, il personale può utilizzare sofisticate apparecchiature come il defibrillatore semiautomatico, somministrare farmaci, procedere all’esecuzione di protocolli e procedure secondo linee guida internazionali, inviare un elettrocardiogramma a distanza, ecc. Queste implementazioni hanno indiscutibilmente consentito ai servizi 118 di ampliare la propria area di intervento ma dal punto di vista della gestione del rischio sanitario è necessario considerare che ciò ha comportato anche un aumento delle possibilità di commettere eventuali errori.[1, 2, 3, 4] Continua a leggere Quale rischi per i pazienti nel sistema di emergenza 118?

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Errori trasfusionali: cause, rischi e prevenzione

Gli errori trasfusionali sono un evento molto temibile, sia per i pazienti che per gli operatori. Vediamo in questo articolo quali sono le cause, i rischi e cosa è possibile fare per la loro prevenzione

 

Le trasfusioni di sangue sono terapie salvavita, tuttavia, come tutte le terapie possono in alcuni casi dar luogo a errori sanitari con danno al paziente. Uno dei rischi più frequenti è che il sangue sia trasfuso alla persona sbagliata o che sia trasfuso sangue non compatibile con quello del paziente. La reazione trasfusionale da incompatibilità ABO può determinare un ampio spettro di esiti clinici che variano da nessun sintomo, fino alla sintomatologia lieve fino, nei casi più gravi, alla morte del paziente. Continua a leggere Errori trasfusionali: cause, rischi e prevenzione

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Sicurezza delle cure: cosa sono gli eventi sentinella?

Gli eventi sentinella sono da considerarsi un problema prioritario per la sicurezza dei pazienti. Ma cosa sono, precisamente?

 

Per definizione, un evento sentinella è un evento avverso di particolare gravità, potenzialmente indicativo di un serio malfunzionamento del sistema, che può comportare morte o grave danno al paziente e che determina una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario nazionale.[1] Per la sua gravità, è sufficiente che si verifichi una volta sola perché da parte dell’organizzazione si renda opportuna un’indagine immediata per accertare quali fattori eliminabili o riducibili lo abbiano causato o vi abbiano contribuito oltre che l’implementazione di adeguate misure correttive.[2] Continua a leggere Sicurezza delle cure: cosa sono gli eventi sentinella?

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Pericoli di un’insufficiente formazione per gli operatori sanitari

Una formazione insufficiente del personale aumenta i rischi sia per gli operatori sanitari che per i pazienti. Vediamo perché in questo articolo

 

La crescita culturale della popolazione e l’aumento delle informazioni fornite dai mass media hanno portato i cittadini a richiedere prestazioni assistenziali sempre più qualificate, efficienti ed efficaci rendendoli sempre più insofferenti all’errore sanitario. Ciò richiede ai professionisti sanitari un continuo aggiornamento per tenersi al passo con il progresso scientifico e tecnologico.

Si calcola che siano milioni, ogni anno, nel mondo, i decessi collegati al “rischio clinico” cioè alla possibilità che un paziente subisca un danno involontario imputabile alle cure sanitarie.[1] Per tale motivo, occorre correggere i percorsi e i comportamenti responsabili di danni evitabili al paziente. Da questo punto di vista uno dei principali strumenti a disposizione è la formazione.[2][3] Un’insufficiente formazione del personale può causare errori e di conseguenza seri danni o addirittura la morte del paziente, come spesso emerge dall’analisi degli eventi avversi. Continua a leggere Pericoli di un’insufficiente formazione per gli operatori sanitari

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Responsabilità della struttura sanitaria per insorgenza e omessa cura lesioni da pressione

La lesioni da pressione nei pazienti allettati sono uno degli eventi avversi maggiormente ricorrenti in ambito sanitario. A quali conseguenze va incontro la struttura sanitaria in caso di inadempienza?

 

Si intende per lesione da pressione (non è più in uso la vecchia denominazione di “piaghe da decubito”) un’area localizzata di danno della cute e dei tessuti sottocutanei causata da forze di pressione, trazione, frizione, o da una combinazione di questi fattori, che si forma normalmente in corrispondenza di prominenze ossee e la cui gravità è classificata in stadi. Le lesioni da pressione non sono da sottovalutare considerando che possono evolvere in uno stato di sepsi generalizzata, che può portare il paziente anche al decesso . Continua a leggere Responsabilità della struttura sanitaria per insorgenza e omessa cura lesioni da pressione

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Ecco perchè un ospedale non può essere una “azienda”

(nella foto Alberto Sordi nel film “Il medico della mutua”)

Le logiche di mercato tipiche dell’azienda non si possono applicare ad un luogo di cura e assistenza come l’ospedale. Vediamo perchè in questo articolo

 

Hanno destato molto scalpore le parole di Papa Bergoglio contro la mercificazione della sanità. La sanità, ha affermato il Papa, “ha posto in primo piano le esigenze di riduzione dei costi ” ponendo “in secondo piano l’attenzione alla persona”.[1] Continua a leggere Ecco perchè un ospedale non può essere una “azienda”

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La prevenzione del rischio sanitario nel codice deontologico di medici e infermieri

L’erogazione di cure sicure che non causino danni al cittadino, in accordo con quanto stabilisce il codice deontologico del medico e dell’infermiere, rappresenta un principio fondamentale del diritto alla salute

 

La sicurezza del paziente è, per il medico e l’infermiere, un valore ed un impegno operativo da perseguire in ogni ambito del proprio agire. Un notevole contributo alla sicurezza delle cure è stato dato dai rispettivi codici deontologici che hanno introdotto tra i doveri dei professionisti sanitari la partecipazione ai programmi aziendali di gestione del rischio e la segnalazione degli errori al fine di analizzarli in un’ottica preventiva. Vediamo di seguito cosa prevedono i rispettivi codici dal punto di vista della prevenzione del rischio sanitario e la sicurezza delle cure. Continua a leggere La prevenzione del rischio sanitario nel codice deontologico di medici e infermieri

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Errori sanitari “da scrittura”: dal Ministero nuove regole per non sbagliare

Gli errori  sanitari “da scrittura”, da parte di medici e infermieri, possono determinare danni ai pazienti. Dal Ministero nuove regole per non sbagliare

 

Quasi la metà degli errori in sanità potrebbero essere evitati migliorando la comunicazione, non solo quella verbale, ma anche quella scritta.[1] La cattiva o incerta grafia è stata individuata infatti, sia dalla letteratura scientifica[2] che dalla casistica giurisprudenziale,[3] come una delle principali cause di errore e quindi di danni ai pazienti.

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Che cos’è il rischio clinico e perchè riguarda tutti, pazienti, operatori e ospedali

Perché si verificano gli errori sanitari? E quali conseguenze hanno per pazienti, operatori e strutture sanitarie? 

 

Premessa

Il rischio clinico è la possibilità che un paziente subisca un danno involontario imputabile alle cure sanitarie. Purtroppo i medici, gli infermieri e gli altri operatori sanitari, ancora oggi, non possiedono nessuna base di partenza sul rischio clinico dai propri studi universitari. Ciò assume particolare rilevanza considerando che la prevenzione del rischio si basa principalmente sulla conoscenza tra gli operatori degli elementi che lo costituiscono. Soprattutto a seguito dell’entrata in vigore della nuova legge 24/2017 sulla responsabilità professionale sanitaria (più conosciuta come “legge Gelli”)[1] è necessario che le università, ma anche le aziende, si adeguino fornendo una maggiore formazione in questo campo. Continua a leggere Che cos’è il rischio clinico e perchè riguarda tutti, pazienti, operatori e ospedali

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Perché è necessario legare la sicurezza delle cure alla valutazione dei manager delle ASL

 

E’ necessario che le attività di gestione del rischio sanitario e sicurezza delle cure siano legate alla valutazione dei manager delle ASL. Vediamo perchè

 

La normativa vigente[1, 2] stabilisce che all’atto della nomina dei manager delle ASL, le Regioni definiscano e assegnino a tali figure gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi che dovranno raggiungere. La valutazione finale sul loro operato, al termine dell’incarico, viene agganciata al raggiungimento di detti obiettivi. Continua a leggere Perché è necessario legare la sicurezza delle cure alla valutazione dei manager delle ASL

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Il Nudging: una nuova strategia per la promozione della salute

Si sta sempre più diffondendo una nuova strategia per orientare le persone ad adottare comportamenti virtuosi nel campo della salute: il nudging

 

Lo scorso anno il premio Nobel per l’economia è stato assegnato allo studioso Richard Thaler, famoso anche per essere il teorico del “nudging”. Ma che cos’è il nudging? Il termine inglese nudging viene tradotto in italiano con la locuzione “spinta gentile”. Esso indica un’azione volta ad incentivare (o disincentivare) comportamenti individuali ritenuti benefici (o nocivi) per il soggetto stesso che li compie. In pratica si tratta di una teoria secondo la quale le persone vanno guidate nella scelta di ciò che è meglio per loro, pur essendo lasciate libere di comportarsi diversamente.[1] Un esempio classico è il seguente: in molti paesi l’aumento del prezzo delle sigarette non ha ridotto il consumo di quest’ultime tra i fumatori. Migliori risultati sono stati invece ottenuti inserendo sui pacchetti immagini sgradevoli delle conseguenze che il fumo può provocare.

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Formazione sul rischio clinico: conoscere i rischi per prevenire gli eventi avversi

Con l’entrata in vigore della legge 24/2017 sulla responsabilità professionale sanitaria (legge “Gelli”) la formazione sul rischio clinico è sempre più richiesta dagli operatori sanitari 

 

L’utilizzo di sofisticate apparecchiature, l’esecuzione di protocolli e procedure previsti da linee guida internazionali ha indiscutibilmente consentito agli operatori sanitari di ampliare le proprie aree di intervento ma è necessario considerare che un maggior numero di strumenti e di manovre ha comportato un aumento del numero di step in cui possono essere commessi eventuali errori. Continua a leggere Formazione sul rischio clinico: conoscere i rischi per prevenire gli eventi avversi

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Quale relazione tra benessere lavorativo e sicurezza delle cure?

Dagli studi più recenti emerge uno stretto legame tra benessere lavorativo e sicurezza delle cure. Vediamo perchè

 

Il rischio clinico viene considerato come la probabilità che un paziente sia vittima di un evento avverso, ossia subisca un danno o un disagio imputabile alle cure prestategli, che prolunghino la degenza, causando il peggioramento delle condizioni di salute o la morte.[1] Continua a leggere Quale relazione tra benessere lavorativo e sicurezza delle cure?

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Il Bed Management come strumento per la prevenzione del rischio sanitario

Il Bed Management si dimostra il miglior strumento per la prevenzione e la gestione del rischio clinico causato dal sovraffollamento in ospedale

 

L’analisi della letteratura evidenzia come il numero delle ammissioni in ospedale, in particolare di pazienti anziani, sia aumentato negli ultimi anni a fronte di una riduzione generale dei posti letto. Alcuni studi (1) condotti in vari paesi hanno evidenziato che una proporzione importante di giornate di degenza ospedaliera è dedicata al trattamento di pazienti che, seppur clinicamente dimissibili, permangono in ospedale in attesa di collocazione in strutture riabilitative, residenziali o di trasferimento a domicilio. Negli ultimi anni il tema è stato affrontato da alcune regioni italiane, in particolare il Lazio e la Toscana (2, 3), che hanno emesso apposite normative. Continua a leggere Il Bed Management come strumento per la prevenzione del rischio sanitario

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L’importanza della prevenzione del rischio nell’assistenza e nelle cure ai pazienti

La prevenzione svolge un ruolo determinante per evitare errori sanitari ed eventi avversi, ponendo le basi per il miglioramento del sistema

 

Un importante studio sugli eventi avversi in sanità a livello internazionale ha permesso di osservare che in ambito ospedaliero la percentuale di eventi avversi prevenibili, quindi evitabili, si attesta sul 43,5%.(1) È stato rilevato che errori medici prevenibili determinano, negli USA, circa 98 mila decessi ogni anno, generando un costo economico stimato tra i 17 ed il 29 miliardi di dollari.(2) Continua a leggere L’importanza della prevenzione del rischio nell’assistenza e nelle cure ai pazienti