Il mancato rispetto delle volontà espresse dal paziente con il consenso informato espone il medico, ma anche gli altri operatori sanitari nei contesti in cui agiscono da soli, a responsabilità civile e penale
Il consenso informato costituisce l’atto primario del processo di cura poiché la Costituzione (Art. 32) impone l’assenso del paziente a qualsivoglia intervento diagnostico e terapeutico. La legge n. 219/2017 denominata “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”, anche chiamata legge sul “biotestamento”,[1] è intervenuta in tema di consenso informato del paziente ai trattamenti sanitari e agli accertamenti diagnostici. Per la prima volta il consenso informato è diventata una legge dello Stato recependo quanto di fatto già riconosciuto negli anni dalla dottrina giuridica e dalla giurisprudenza. Continua a leggere Consenso Informato: cosa rischia il sanitario in caso di inadempienza?