Cosa succede quando avviene un malore nei viali dell’ospedale? A chi compete l’intervento, all’ospedale o al 118?
Nei giorni scorsi un uomo è morto dopo essere stato colto da malore mentre si trovava nei viali di un grande ospedale del sud Italia. Anche se le notizie non sono certe, secondo testimoni presenti sul posto, nessuno sarebbe intervenuto dai vicini edifici dell’ospedale per prestare soccorso al paziente. Continua a leggere Malore nei viali dell’ospedale, chi interviene?
Quali regole seguire per la gestione degli effetti personali dei pazienti, per non incorrere in responsabilità?
La perdita di beni personali del paziente durante il ricovero in ospedale o dopo l’esecuzione di prestazioni di Pronto Soccorso, ambulatoriali o di degenza, è un evento abbastanza frequente che tende ad inficiare il rapporto di fiducia tra struttura sanitaria e pazienti e può divenire fonte di richiesta di risarcimento danni a carico della ASL o dell’azienda ospedaliera. Pertanto è importare prestare attenzione a detta problematica al fine di evitare disagi per gli utenti e migliorare la qualità dell’assistenza fornita. Continua a leggere Gestione degli effetti personali del paziente in Pronto Soccorso e 118
Assicurare la pervietà delle vie aeree è fondamentale per il successo della rianimazione cardiopolmonare. In merito, quali sono le evidenze nell’utilizzo della maschera laringea nei pazienti in arresto cardio-circolatorio in ambito preospedaliero?
La gestione delle vie aeree diventa un intervento chiave in ogni tentativo di rianimazione cardiopolmonare. Il fallimento in questi casi espone i pazienti al rischio di morte o di danno cerebrale permanente, per le conseguenze che la carenza di ossigeno determina sul tessuto cerebrale. Continua a leggere Utilizzo della maschera laringea nell’emergenza preospedaliera
L’ictus ischemico è un evento grave, potenzialmente pericoloso per la vita. Secondo recenti studi l’invio di un’unità mobile specializzata nel trattamento dell’ictus, anziché un’ambulanza convenzionale, è associato a migliori risultati clinici in questi pazienti
In Italia, secondo quanto riportato dal Ministero della salute, si verificano ogni anno quasi 200 mila casi di ictus cerebrale. L’ictus è una patologia che può comportare gravi deficit, sia motori che cognitivi, per questo è necessario intervenire con immediatezza all’insorgere dell’evento acuto.[1]Continua a leggere Ictus ischemico, trombolisi preospedaliera riduce morte e disabilità
Il mancato trasporto del paziente critico in ospedale può esporre il soccorritore a responsabilità colposa, in caso di danni al paziente. Vediamo perché
Una recente sentenza[1] della Cassazione ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica il delicato tema del soccorso in emergenza e dei rischi ad esso associati. Nella fattispecie un autista-soccorritore di ambulanza è stato condannato per omicidio colposo perchè, chiamato dalla Centrale Operativa 118 ad effettuare un soccorso presso un’abitazione privata, ometteva senza motivo l’immediato ricovero del paziente in ospedale, paziente successivamente deceduto anche per le conseguenze di questo ritardo (si ricorda che le sentenze della Cassazione costituiscono l’ultimo grado di giudizio, pertanto sono definitive). Continua a leggere Responsabilità del soccorritore 118 per mancato trasporto del paziente
Errori ed eventi avversi possono verificarsi non solo in ambiente ospedaliero ma anche extraospedaliero, vediamo le situazioni più frequenti
All’interno del sistema di emergenza territoriale 118 le competenze del personale nei decenni passati erano decisamente limitate: manovre rianimatorie di base, immobilizzazione dei pazienti traumatizzati e poco altro. Oggi in Italia, il personale può utilizzare sofisticate apparecchiature come il defibrillatore semiautomatico, somministrare farmaci, procedere all’esecuzione di protocolli e procedure secondo linee guida internazionali, inviare un elettrocardiogramma a distanza, ecc. Queste implementazioni hanno indiscutibilmente consentito ai servizi 118 di ampliare la propria area di intervento ma dal punto di vista della gestione del rischio sanitario è necessario considerare che ciò ha comportato anche un aumento delle possibilità di commettere eventuali errori.[1, 2, 3, 4]Continua a leggere Quale rischi per i pazienti nel sistema di emergenza 118?
Ictus cerebrale: ecco le indicazioni degli esperti, rivolte ai non sanitari, su cosa fare (e soprattutto non fare) in caso di attacco
Una delle malattie cerebrovascolari più frequenti è l’ictus. Si tratta di una malattia invalidante e pericolosa, per questo è importante riconoscere subito i sintomi cosi da intervenire con tempestività per ridurne gli effetti. La riduzione dei tempi di arrivo in ospedale passa quindi per un cambiamento nei comportamenti dei cittadini, nella loro capacità di riconoscere immediatamente i sintomi di un ictus, e di agire di conseguenza. Per questo molti paesi, Italia compresa, si stanno svolgendo campagne di informazione sanitaria a questo scopo. Continua a leggere Ictus cerebrale: come riconoscerlo e cosa fare in caso di attacco
Ambulanze bloccate fuori dagli ospedali perchè costrette a fare la fila per poter scaricare il paziente, quali rischi per pazienti e soccorritori?
Il Servizio Sanitario Nazionale è un sistema di strutture e servizi che hanno lo scopo di garantire a tutti i cittadini una buona assistenza, nel rispetto di criteri di efficienza, qualità e sicurezza delle cure. Tali principi vengono messi in discussione quando i pazienti sono costretti ad aspettare molte ore per ricevere assistenza come succede oggi nei nostri Pronto Soccorso (PS). Continua a leggere Ambulanze bloccate in ospedale, quali rischi per pazienti e soccorritori?
È sempre più diffuso, nei servizi d’emergenza di tutto il mondo, l’utilizzo di telecamere indossabili (body-cam) a fini legali e di sicurezza. La proposta di dotare di body-cam anche i soccorritori italiani prende l’avvio dall’aumentato numero di aggressioni che si è verificato negli ultimi anni. Ma cosa sono, esattamente?
Le videocamere sono utilizzate già da tempo nei campi più svariati per incentivare (o disincentivare, a seconda dei casi) i comportamenti delle persone. Per esempio l’uso delle telecamere semaforiche, utilizzate per aumentare la percezione nei conducenti del rischio di essere multati in caso di infrazione, ha ridotto notevolmente le violazioni al codice della strada. Continua a leggere “Body cam” per il 118 contro le aggressioni, anche in Italia?
La morte cardiaca improvvisa è la terza causa più frequente di morte. Secondo le evidenze scientifiche l’avvio immediato della rianimazione cardiopolmonare può triplicare la sopravvivenza dei pazienti in questo caso. E tu, sapresti cosa fare in caso di emergenza?
I pazienti cardiopatici, ma non solo, possono andare incontro ad aritmie cardiache incompatibili con la vita come la tachicardia ventricolare senza polso e la fibrillazione ventricolare. Queste aritmie sono letali perché determinano l’incapacità del cuore di contrarsi e quindi “pompare” il sangue in tutti i tessuti come fa normalmente. Immediatamente dopo l’arresto cardiaco, il flusso sanguigno al cervello si riduce progressivamente fino a fermarsi del tutto per cui è necessario intervenire nel più breve tempo possibile per ripristinare l’ossigenazione. Continua a leggere Arresto cardiaco nel paziente adulto: e tu, sapresti cosa fare?
Anche il semplice cittadino può intervenire in caso di arresto cardiaco. Le ultime evidenze scientifiche facilitano ulteriormente tale intervento abolendo la cosiddetta respirazione “bocca a bocca”, nell’attesa del mezzo di soccorso, in favore delle sole compressioni toraciche esterne
È ancora impresso nella nostra memoria quanto accaduto al calciatore danese Eriksen accasciatosi improvvisamente durante una partita degli europei di calcio. Tempestive manovre salvavita messe in atto dai suoi compagni e dal team sanitario hanno permesso al calciatore, colpito da arresto cardiaco, di riprendere conoscenza e di essere attualmente di nuovo in campo.(1)Continua a leggere Arresto cardiaco, abolita la respirazione “bocca a bocca” in attesa del 118
L’impiego delle nuove tecnologie nell’assistenza e nella cure ai pazienti promette importanti vantaggi, anche in emergenza. Vediamo come questo articolo alcuni esempi pratici
L’evoluzione del sistema di soccorso sanitario extraospedaliero ha compiuto enormi passi in avanti, soprattutto sulla scorta di importanti innovazioni tecnologiche, come la telemedicina e l’impiego di apparati satellitari per la localizzazione dei mezzi di soccorso e dei luoghi di intervento. L’obiettivo è garantire maggiore sicurezza e celerità nello svolgimento dei soccorsi. Vediamo di seguito alcuni esempi pratici. Continua a leggere Emergenza 118, quando le nuove tecnologie salvano la vita
Con la nuova legge i defibrillatori in ambito extraospedaliero potranno essere utilizzati anche dai comuni cittadini, un passo fondamentale per rendere più sicuro ed efficace il primo soccorso in strada e nei luoghi pubblici
I pazienti cardiopatici, ma non solo, possono andare incontro ad aritmie cardiache incompatibili con la vita come la tachicardia ventricolare senza polso e la fibrillazione ventricolare. Queste aritmie sono letali perché determinano l’incapacità del cuore di contrarsi e pompare il sangue come fa normalmente. Il defibrillatore semiautomatico (DAE) è un apparecchio capace di riconoscere queste aritmie e di erogare, in caso di necessità, uno shock elettrico in grado di ripristinare il normale ritmo cardiaco. Continua a leggere Defibrillatori in ambito extraospedaliero, chiunque potrà utilizzarli
Le nuove tecnologie in ambulanza comportano un miglioramento delle cure ma anche nuovi profili di responsabilità per gli operatori, vediamo quali
La telemedicina è l’insieme di tecniche mediche ed informatiche che permettono la cura di un paziente a distanza. Grazie alle moderne tecniche di trasmissione che coinvolgono ambulanze, medici d’urgenza, ospedale e altre strutture del servizio sanitario pubblico è ora possibile offrire ai pazienti un miglior servizio di assistenza. Continua a leggere Nuove tecnologie in ambulanza e responsabilità professionale
Non garantire la sicurezza del paziente durante un intervento di soccorso in emergenza può esporre il personale a problemi di natura legale, in caso di danni al paziente
La caduta dei pazienti è uno degli eventi avversi maggiormente ricorrenti in ambito intraospedaliero ma può verificarsi anche in ambito extraospedaliero, per esempio in occasione del soccorso o del trasporto con ambulanza. Spesso l’attività di movimentazione del paziente, specie durante il tragitto in barella, avviene in condizioni disagevoli, potenzialmente a rischio cadute: terreni sconnessi, presenza di buche o avvallamenti del terreno, tratti di strada scarsamente illuminati o in pendenza. Non sono rare però le cadute dovute a fattori umani come imprudenza o negligenza. Continua a leggere Caduta del paziente durante il soccorso e responsabilità dell’equipaggio 118
Perchè l’ambulanza 118 ci porta in un ospedale più lontano quando ce n’è uno a pochi minuti da casa? Domanda più che legittima ma vi sono ragioni ben precise, vediamo quali in quest’articolo
Attualmente in Italia la risposta territoriale all’emergenza viene garantita dalle Centrali Operative 118 e dalle postazioni territoriali dove stazionano i mezzi di soccorso in attesa di essere attivati per l’intervento: ambulanze, auto mediche ed eliambulanze. Continua a leggere Ambulanza 118: ospedale più vicino o ospedale più appropriato?
Vediamo quali norme tutelano la privacy del cittadino che effettui una chiamata al servizio di emergenza 118
Come noto il 118 (o il 112 nelle Regioni già raggiunte da questo servizio) è il numero di telefono da chiamare sul territorio nazionale nei casi di emergenza sanitaria quindi, per esempio, quando si assiste ad un malore o un incidente stradale. Può succedere in alcuni casi che i cittadini siano restii a chiamare i soccorsi temendo l’eventualità, in futuro, di essere chiamati a testimoniare in tribunale riguardo riguardo ai fatti cui abbiano assistito. Continua a leggere Chiamata al 118: aspetti relativi alla privacy del chiamante
Non garantire la sicurezza del paziente durante un intervento di soccorso in emergenza può esporre il personale a responsabilità colposa, in caso di danni al paziente
E’ virale in questi giorni in rete una foto (riportata in alto) dove alcuni soccorritori, chiamati a soccorrere un paziente in strada, lo sollevano per gli arti e per la cinta dei pantaloni, in barba a qualsiasi norma di sicurezza. Ci siamo domandati quali potrebbero essere le conseguenze di questo gesto dal punto di vista della responsabilità penale, in caso di danni al paziente. Continua a leggere Aspetti legali del soccorso in emergenza sul territorio: un caso concreto
Vediamo come è strutturato, nei suoi tratti principali, il sistema di emergenza urgenza attualmente operante nel nostro paese, sia in ambito ospedaliero che extra-ospedaliero
Il sistema di emergenza urgenza attualmente operante nel nostro paese si articola in una fase di allarme e risposta territoriale e in una fase di risposta ospedaliera che coinvolge le strutture ospedaliere dell’emergenza (DEA/PS). La risposta territoriale all’emergenza viene garantita dalle Centrali Operative 118, dove si riceve e si processa la richiesta telefonica di soccorso, e le postazioni territoriali dove stazionano i mezzi di soccorso in attesa di essere attivati per l’intervento (ambulanze, auto mediche ed eliambulanze). La risposta ospedaliera viene garantita dalla rete dei presidi ospedalieri (PS, DEA I e DEA II). Vediamo di seguito i due ambiti, quello dell’emergenza ospedaliera e extraospedaliera. Continua a leggere Il sistema di emergenza urgenza in Italia
Con questo articolo poniamo l’attenzione sul problema del Consenso informato in emergenza urgenza 118. Come comportarsi quando non sussistono le circostanze per far firmare il consenso e come tutelarsi?
La Legge 219/2017 contenente “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”[1] disciplina le modalità di espressione e di revoca del consenso informato del paziente ai trattamenti sanitari e agli accertamenti diagnostici. Continua a leggere Il Consenso informato in emergenza urgenza 118