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Come risolvere il problema della minzione notturna nel paziente anziano

E’ possibile consentire la minzione notturna nel paziente anziano costretto a letto senza ricorrere ai normali presidi usati per incontinenza, come condom o pannoloni. Vediamo come

 

Molte sono le patologie invalidanti che possono colpire le persone anziane. Passata la fase acuta in ospedale la prosecuzione delle cure a domicilio in questi pazienti è sempre un’evenienza difficile da gestire per i familiari o i caregiver (es. badante).

Nella fase riabilitativa l’anziano si trova in una condizione di graduale ripresa ma non ancora di completa autosufficienza, per esempio dal punto di vista della possibilità di urinare. Mentre nelle ore diurne il paziente, stazionando in carrozzina, riesce a d usare da solo i presidi necessari per urinare, di notte, stando a letto, la cosa riesce impossibile. Per molti anziani alzarsi da soli è molto difficile se non impossibile. La soluzione in questi casi è affidata a presidi quali il condom o gli assorbenti per anziani (pannoloni). Purtroppo entrambe queste soluzioni hanno degli inconvenienti: il pannolone deve essere continuamente cambiato durante la notte, interrompendo in questo modo il riposo del paziente e di chi lo assiste, con il rischio aggiuntivo di bagnare vestiti e materasso. Il condom il più delle volte si sfila o con l’uso prolungato tende ad irritare la pelle del pene.

Fallite queste modalità di trattamento è possibile utilizzare un nuovo sistema molto semplice costituito da una mutandina alla quale è agganciata una parte in silicone (una specie di “imbuto”) dove trova alloggiamento il pene. All’estremità è presente un tubicino che conduce l’urina ad una sacca di raccolta (foto sotto).

Il tutto è lavabile e riutilizzabile, tranne naturalmente le sacche che sono monouso per prevenire infezioni. L’unica accortezza che deve avere il paziente è quella di non muoversi troppo durante la notte, motivo per il quale questo presidio è poco adatto a paziente agitati o non collaboranti. Viceversa è un’ottima soluzione per evitare al paziente di alzarsi di notte con rischio concreto di cadere. La sacca dovrà essere tenuta ad un livello più basso rispetto alla vescica del paziente, per permettere all’urina di defluire, per esempio agganciandola alla parte inferiore del letto. È inoltre importante che il tubicino non si pieghi altrimenti c’è il rischio di interrompere il flusso di urina e di far fuoriuscire la stessa all’esterno.

Questo presidio non è ancora di facile reperimento nei negozi mentre si trova facilmente online. Il prezzo è accessibile e va dai 15 ai 30 euro, a seconda dei modelli.

Come abbiamo visto i vantaggi dell’utilizzo di questo presidio sono molteplici: consente la minzione notturna senza interrompere il riposo del paziente, evita il rischio di cadute, evita gli inconvenienti dei comuni presidi usati per incontinenza, diminuisce il potenziale rischio di infezioni, mantiene il paziente asciutto evitando irritazioni della pelle, evita di bagnare, in pazienti con lesioni da pressione (i cosiddetti decubiti), eventuali medicazioni “già pronte” collocate sulla ferita (es. idrocolloidi o simili).

 

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