La puntura di zecca è un’evenienza da non sottovalutare, soprattutto per le malattie infettive che può veicolare all’uomo. Vediamo in questo articolo quali sono le manovre corrette per rimuovere una zecca e quali sintomi tenere sotto controllo una volta rimossa
Le zecche sono piccole creature simili a ragni che si nutrono del sangue di uccelli e mammiferi, compreso l’uomo. Hanno dimensioni variabili, di solito tra 1 mm e 1 cm di lunghezza e hanno sei o otto gambe. Si trovano di solito nelle aree boschive o campestri ma anche nelle aree verdi cittadine come parchi e giardini. Non volano o saltano, ma si arrampicano sugli steli di erba alta e si attaccano agli animali o agli umani quando passano.
Le zecche non sono pericolose in se ma la puntura di zecca può veicolare all’uomo una malattia infettiva causata da proteobatteri che vivono al loro interno chiamata rickettsiosi. Il gruppo delle rickettsiosi trasmesse da zecca è composto da:
- febbre esantematica delle montagne rocciose, diffusa in tutti gli Stati Uniti
- febbre da morso di zecca africana
- tifo da zecca di Queensland
- febbre da zecca dell’Asia Settentrionale
- febbre bottonosa del Mediterraneo.
La Febbre bottonosa del Mediterraneo è la rickettsiosi più diffusa nell’area del Mediterraneo e in Italia. Questa malattia viene trasmessa da diverse specie di zecche e soprattutto da Rhipicephalus sanguineus, un parassita abituale di cani e altri animali domestici e selvatici (conigli, lepri, ovini, caprini e bovini). L’esordio della malattia è improvviso, con sintomi simili a quelli dell’influenza (febbre moderata o elevata accompagnata da brividi, astenia, cefalea, malesseri generali). Dal terzo al quinto giorno di incubazione la malattia si manifesta con un esantema maculo-papuloso che interessa anche le piante dei piedi e i palmi delle mani (questo è il sintomo della vasculite dovuta all’infezione). Nei casi non complicati, un trattamento antibiotico riesce a fermare la febbre nel giro di 2-3 giorni. La malattia è letale in un numero molto basso di casi, inferiore al 3%, anche in assenza di terapia. In quattro Regioni, Sardegna, Sicilia, Calabria e Lazio i tassi di morbosità sono superiori alla media del resto d’Italia.
Come prevenire la puntura di zecca
- mantenersi sui marciapiedi ed evitare l’erba alta quando si cammina
- indossare un abbigliamento adeguato se ci si reca in luoghi verdi come boschi o giardini (scarpe chiuse, camicia a maniche lunghe e pantaloni lunghi con le estremità infilate dentro i calzini)
- indossare tessuti chiari che possono aiutare a individuare eventuali zecche sui vestiti
- utilizzare sulla pelle e sugli abiti repellenti per insetti
- controllare che gli animali domestici non portino le zecche in casa attaccate al loro pelo (esistono appositi collari repellenti).
Poiché la puntura di zecca è quasi indolore, una zecca potrebbe essere scoperta anche dopo qualche ora o giorno, pertanto è importante rimuovere la zecca dall’ospite il prima possibile dopo che è stata scoperta.
Metodi inefficaci o pericolosi per rimuovere le zecche
- Non schiacciare, forare o spremere il corpo della zecca
- Non applicare sulla zecca sostanze come olio. vaselina, benzina, lidocaina, ecc. nel tentativo di “soffocare” la zecca
- Non applicare il calore per esempio un mozzicone di sigaretta acceso, un fiammifero o un ferro caldo.
Questi metodi possono indurre la zecca a salivare e rigurgitare nel sito di attacco, aumentando teoricamente il rischio di infezione.
Come rimuovere la zecca
È importante rimuovere completamente la zecca, compreso l’apparato boccale e la sostanza che la zecca ha secreto per aderire maggiormente alla pelle.
Il metodo di rimozione della zecca più comunemente raccomandato e di successo è l’estrazione manuale della zecca, secondo il procedimento di seguito descritto e illustrato nella figura in basso.
- Indossare dei guanti e procurarsi una pinza smussata (non affilata)
- Con la pinza afferrare la zecca il più vicino possibile alla pelle
- Tirare verso l’alto esercitando una pressione costante e uniforme, facendo attenzione a non scuotere o torcere la zecca. Questo può causare la rottura dell’apparato boccale e la permanenza dello stesso nella pelle. In questo caso, rimuovere l’apparato boccale con la stessa pinzetta. Se non riesci a rimuovere facilmente la bocca con la pinzetta, lasciala stare e lascia che la pelle guarisca, non succede assolutamente nulla di grave, è la stessa cosa che avere un piccolo frammento di legno, una scheggia, che rimane all’interno della cute, verrà eliminata piano piano. Nel rimuovere la zecca sii paziente, l’apparato boccale è ricoperto di punte quindi rimuoverlo può essere difficile e richiedere molto tempo
- Dopo aver rimosso la zecca, pulire l’area del morso e le mani con alcol denaturato o acqua e sapone.
Smaltire la zecca gettandola nel water. Se intendi portare la zecca al tuo medico per l’identificazione, mettila nell’alcol denaturato o mettila in un sacchetto/contenitore sigillato.
Tieni d’occhio i punti in cui sei stato morso dalla zecca. Non è necessario consultare il proprio medico curante se si è stati morsi e non si hanno sintomi. Tuttavia, se sviluppi un’eruzione cutanea o manifesti sintomi simil-influenzali dopo essere stato morso, è opportuno consultare il medico.
Attenzione: le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere dei professionisti sanitari abilitati.
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Fonti
Centers for Disease Control and Prevention “Tick Bite: What to Do” (link)
Johns Hopkins Lyme Disease Research Center. “What to Do After a Tick Bite”. February 27, 2019 (link)
Istituto Superiore di sanità, sito web Epicentro. “Rickettsiosi trasmesse da zecca” (link)
Fioravanti F. “Il caldo piace alle zecche e i rischi aumentano“. Articolo pubblicato sul sito Aboutpharma il 01-08-2022 (link)