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Nuove epidemie, solo un sistema sanitario pubblico ci può salvare

Solo un sistema sanitario pubblico gratuito ed universale ci può garantire di fronte ad un’epidemia. Vediamo perchè in questo articolo

 

Solo un secolo e mezzo fa, nella civilissima Londra, decine di migliaia di persone morivano dl Colera. Appena cinquanta anni dopo, in piena prima guerra mondiale, milioni di persone morivano a causa della terribile influenza “Spagnola”. Oggi l’infezione da Coronavirus rappresenta, secondo l’OMS, una minaccia grave per il mondo intero.[1]

È in questi momenti che scopriamo quanto siamo fragili. Mai come in questi momenti si comprende l’importanza di avere un sistema sanitario pubblico che ci tuteli dal pericolo di ammalarci o si prenda cura di noi quando ammalati, indipendentemente dal nostro stato economico o sociale. Anche perché un’epidemia colpisce tutti, ricchi e poveri, non fa distinzioni.

Immaginiamo un sistema come quello statunitense dove non esiste un sistema sanitario nazionale che garantisce cure mediche gratuite a tutti i cittadini. Chi non è abbastanza ricco da permettersi un’assicurazione privata viene lasciato solo di fronte alla malattia (unica eccezione gli indigenti e gli anziani). Sarà ben difficile che i lavoratori possano seguire i consigli delle autorità sanitarie per contenere l’epidemia, quando non possono stare a casa perché non hanno la malattia pagata e non possono andare dal medico se non pagando di tasca loro.[2] Ciò potrebbe costituire la basi per la diffusione a macchia d’olio del virus negli Stati Uniti. Secondo stime (speriamo pessimistiche) del Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) i i morti in USA potrebbero superare il mezzo milione.[3]

Un sistema sanitario pubblico è quindi una garanzia, perché consente di tutelare tutti i cittadini, anche e soprattutto in situazioni di emergenza come quella attuale, evitando esclusioni che inevitabilmente si verrebbero a creare in un sistema privato come quello statunitense, dove le strutture sanitarie potrebbero rifiutarsi di curare i cittadini non in grado di pagare le cure.[4] [5]

Il sistema sanitario pubblico italiano, gratuito ed universale, garantisce a chiunque, come sancito dalla Costituzione,[6] le cure necessarie senza correre il rischio di indebitarsi come accade oggi ai cittadini USA.

Purtroppo il nostro Servizio Sanitario Nazionale è stato negli ultimi tempi considerato più come un costo che un investimento, lo dimostrano 10 anni di tagli alla spesa sanitaria.[7] Solo ora ce ne rendiamo conto, in piena emergenza Coronavirus, con gli ospedali impegnati in tutta fretta ad assumere medici ed infermieri, a comprare mascherine e ad attrezzare reparti.

Chi dimentica i propri errori è destinato a ripeterli, speriamo che quanto è accaduto serva da lezione per il futuro.

 

 

In un altro articolo abbiamo visto come funziona il sistema sanitario statunitense (qui).

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BIBLIOGRAFIA

[1] Rainews. “Coronavirus, Oms: Livello di rischio globale molto alto. Molti nuovi casi legati all’Italia” (link

[2] The Guardian. “Inequalities of US health system put coronavirus fight at risk, experts say” (link)

[3] La Repubblica. “Coronavirus, Trump dichiara emergenza nazionale. Camera Usa approva pacchetto di aiuti per le famiglie” (link)

[4] Open. “Coronavirus, dilemma Stati Uniti: come reagirà il sistema sanitario privatistico Usa – L’intervista” (link

[5] La Repubblica. “L’America ha paura del virus” (link

[6] Art. 32 (“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”)

[7] Fondazione GIMBE. “4° Rapporto sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN)”. 2019 (link

 

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