Pubblicato il

Come rimuovere un anello incastrato

In caso di gonfiore del dito è necessario rimuovere un anello incastrato il prima possibile per evitare un’eventuale ischemia dei tessuti. Vediamo come fare

 

Non è raro che un paziente si presenti in Pronto Soccorso con un anello incastrato al dito. Nel caso dei bambini si tratta spesso di rondelle metalliche o bulloni usate per gioco, ma che producono gli stessi effetti. Negli adulti, oltre ai casi di trauma, può accadere in caso di assunzione di medicinali come per es. cortisonici o nelle donne in stato di gravidanza. Spesso il dito tende a gonfiarsi per cui sarà necessario rimuovere l’anello prima che causi ostacolo al flusso sanguigno determinando ischemia dei tessuti e possibile danno alle strutture nervose.

In Pronto Soccorso, se non si vuole tagliare l’anello per motivi affettivi o di valore, si può tentare di rimuoverlo in via preliminare utilizzando il classico sistema dell’acqua e sapone, o in alternativa usando del gel lubrificante, avvalendosi di una garzina per avere maggior presa, cercando di sfilarlo delicatamente, con un movimento rotatorio per facilitare la fuoriuscita. Qualora questo sistema fallisca si può ricorrere a un sistema molto semplice che vede l’uso di un nastrino elastico ricavato da una maschera per l’ossigeno (o in alternativa del filo da sutura). Si avvolge il nastrino intorno al dito partendo dalla base dell’unghia fino alla base del dito, tendendo a sufficienza i giri in modo da comprimere i tessuti edematosi (foto sotto, a sinistra). In questo modo si crea una “pista” per la successiva operazione. Quando si arriva all’anello si conficca, aiutandosi con una pinza emostatica, l’estremità del nastrino sotto l’anello, a questo punto basterà srotolare il nastrino per vedere l’anello “scorrere” all’indietro sul nastrino precedentemente arrotolato (foto a destra).

In questo breve video il dottor Simon Carley della Manchester Metropolitan University mostra l‘intera procedura (clicca qui per vedere il video).

Se l’operazione non dovesse riuscire, per esempio a causa del troppo gonfiore o del dolore, oppure perchè sono già presenti segni di ischemia dei tessuti, sarà necessario tagliare l’anello; in Pronto Soccorso viene utilizzato un apposito strumento “taglia anelli” che consente di tagliare il metallo senza far male al paziente. Questo strumento ha un piccolo uncino che si insinua sotto l’anello e che funge da guida per una piccola ruota dentata circolare, azionata a mano o elettricamente, che taglia l’anello (foto sotto).

Una volta praticato il taglio si divaricano le due parti sezionate servendosi di due grosse pinze emostatiche (es. pinze di Kelly). Lo strumento è efficace con metalli morbidi (rame, oro, argento) mentre in caso di materiali più duri (es. carburo di tungsteno o ceramica) sarà necessario avvalersi di strumenti particolari come taglia anelli elettrici con dischi diamantati o tenaglie speciali.

Informare il paziente di non indossare un altro anello sul dito interessato finché il dolore e il gonfiore non siano completamente risolti.

 

Attenzione: le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere dei professionisti sanitari abilitati.

 

In un altro articolo abbiamo visto l’immobilizzazione delle dita con stecca di Zimmer (link).

Siamo anche su Facebook (qui). Puoi condividere il presente articolo attraverso i pulsanti che trovi in basso.

 

BIBLIOGRAFIA

James R. Roberts, Jerris R. Hedges. “Medicina d’urgenza e pronto soccorso. Procedure, tecniche, manovre“. UTET Torino, 2^ ed., 2000

Edoardo Marrani, Fiorenza Panin. “Rimozione degli anelli“. Archivio newsletter SIMYoung, sito web ospedale Meyer Firenze, 2021

 

Creative Commons License