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Epistassi (sangue dal naso): cause e trattamento in emergenza

Arrestare il sanguinamento è una procedura semplice ed efficace nelle epistassi leggere, vediamo come fare

 

La fuoriuscita di sangue dal naso, indicata con il termine epistassi, può essere causata da traumi diretti del naso ma anche da patologie mediche come per esempio l’ipertensione arteriosa (in questo caso l’aumento della pressione riesce a rompere i sottili vasi capillari delle mucose nasali causando la fuoriuscita del sangue). Vediamo di seguito un primo trattamento più semplice, da provare anche a casa, e il trattamento eseguito in Pronto Soccorso.

 

Primo trattamento 

Le epistassi nella maggior parte dei casi sono risolvibili senza bisogno di andare in ospedale. Per arrestare un’epistassi è necessario seguire alcune semplici procedure, come vediamo di seguito. Chiedere alla persona di sedersi e di soffiarsi il naso con decisione in modo da eliminare eventuali coaguli di sangue già formatisi. Provare ad arrestare il sanguinamento “pinzando” la radice del naso con pollice e indice per 10-15 minuti, senza far reclinare la testa all’indietro (come si vede in molti film erroneamente) per evitare di ingerire il sangue e indurre il vomito. Volendo si può anche applicare per qualche minuto una borsa di ghiaccio sulla parte posteriore del collo in modo da causare vasocostrizione dei vasi che irrorano le mucose nasali. Se non c’è nessuno ad assisterci possiamo fare le stesse cose da soli. 

 

Trattamento in Pronto Soccorso

Se questo primo sistema fallisce è necessario recarsi in Pronto Soccorso per un semplice intervento di “tamponamento anteriore” del naso. A tal fine i sanitari utilizzano degli appositi presidi medici che si inseriscono nella narice, costituiti da materiale che si autoespande a contatto con il sangue o anche piccoli cateteri gonfiabili. Un altro metodo, più pratico e spesso usato nei Pronto Soccorso, vede l’impiego della garza di piccolo calibro (fascetta) piegata a metà e inserita direttamente all’interno delle narici con l’aiuto di una pinzetta. La garzina viene inserita delicatamente con movimenti dapprima dall’avanti verso dietro (antero-posteriormente) e poi a riempire il resto della narice. In questo breve video viene mostrata la procedura. L’intento è determinare una compressione meccanica sui vasi lesionati in modo da provocare emostasi cioè l’interruzione del flusso sanguigno. Al termine viene iniettato nelle narici un farmaco antiemorragico, che ha il scopo di bagnare la garzina (non si punge il naso). Il tamponamento deve essere tenuto 48-72 ore a secondo dell’entità del sanguinamento. Sebbene di solito abbia successo, questo procedimento deve essere l’ultima risorsa a causa del disagio vissuto dai pazienti.

Il tamponamento anteriore può essere effettuato in Pronto soccorso sia da parte di personale medico che infermieristico mentre il sanguinamento anteriore incontrollato o il sanguinamento posteriore richiedono una consulenza otorinolaringoiatrica e un ricovero per osservare eventuali complicazioni.

 

In un altro articolo abbiamo visto come rimuovere un anello incastrato al dito (qui).

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BIBLIOGRAFIA

Limmer D. O’Keefe M. “Pronto Soccorso e interventi d’emergenza”. McGraw Hill, 10^ ed., 2005. Pag. 532

Joseph J, Martinez-Devesa P, Bellorini J, Burton MJ. “Tranexamic acid for patients with nasal haemorrhage (epistaxis)“. Cochrane Database Syst. Review. 2018

 

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