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Operatori sanitari, cosa fare in caso di richiesta risarcimento danni?

Vediamo in questo articolo qual è il percorso che un sanitario (medico, infermiere, ecc.) deve seguire di fronte a una richiesta di risarcimento dei danni da parte del paziente

 

Tutto quanto segue riguarda qualunque esercente la professione sanitaria, non solo il medico quindi, ma anche infermieri, ostetriche, ecc.

Come si apprende di aver ricevuto una richiesta di risarcimento danni?

Una lettera è il primo atto con il quale un sanitario prende atto di una richiesta risarcitoria nei suoi confronti. È una lettera scritta da un legale (lettera di “messa in mora”) con la quale il paziente chiede di essere risarcito per i danni che ritiene di aver subito in conseguenza di una condotta errata del medico. Siccome vi è una responsabilità in solido tra la struttura e i medici coinvolti la lettera viene inviata, oltre che alla struttura, anche ai singoli medici o equipe sanitarie coinvolte nell’evento. C’è un solo caso in cui la lettera di messa in mora viene inviata solo ai sanitari cioè quando questi operano come liberi professionisti (es. dentista, chirurgo plastico, ecc.). Continua a leggere Operatori sanitari, cosa fare in caso di richiesta risarcimento danni?

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Assicurazione colpa grave sanitaria: cosa è importante sapere

La polizza colpa grave sanitaria protegge sempre contro eventuali richieste di risarcimento danni da parte del paziente?

 

(aggiornato marzo 2024)

Come previsto dalla legge n. 24/ 2017 (cosiddetta legge “Gelli”) tutti i professionisti sanitari, che operino in strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private, hanno l’obbligo di stipulare una propria polizza assicurativa per responsabilità civile per “colpa grave”.[1] Ma cosa si intende per colpa grave? Con questo termine si intende il compimento da parte del professionista di un errore grossolano o una grave inosservanza di leggi e regolamenti. È, in sostanza, una colpa non scusabile. Continua a leggere Assicurazione colpa grave sanitaria: cosa è importante sapere

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L’assicurazione colpa grave è sufficiente a tutelare gli operatori sanitari?

L’assicurazione “colpa grave” prevista dalla legge Gelli è sufficiente a tutelare gli operatori sanitari, in caso di richiesta risarcimento danni da parte del paziente?

 

(aggiornato marzo 2024) 

L’assicurazione colpa grave resa obbligatoria dalla legge 24/2017 (più nota come “legge Gelli”) potrebbe non essere sufficiente a tutelare gli operatori sanitari dal punto di vista economico, in caso di richiesta risarcimento danni da parte del paziente. Vediamo perchè. Continua a leggere L’assicurazione colpa grave è sufficiente a tutelare gli operatori sanitari?

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Professionisti sanitari colpevoli se non seguono linee guida adeguate

In questo articolo vediamo brevemente le responsabilità degli operatori sanitari in ordine al mancato rispetto delle linee guida

 

Le linee guida consistono in raccomandazioni di comportamento clinico, redatte sulla base delle evidenze scientifiche, rivolte ai sanitari, allo scopo di suggerire loro le modalità di intervento più appropriate nelle diverse situazioni cliniche.[1] Continua a leggere Professionisti sanitari colpevoli se non seguono linee guida adeguate

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Lesioni a neonato: ostetrica colpevole se non segue le linee guida

Per la Cassazione ostetrica colpevole se omette di applicare durante il parto le manovre previste dalle linee guida, causando danni al nascituro

 

Il comportamento colposo che perlopiù si riscontra, in ambito sanitario, è quello legato ad imperizia. L’art. 6 della legge n. 24/2017 sulla responsabilità professionale sanitaria (più nota come “legge Gelli”)[1] ha introdotto il rispetto delle linee guida o delle buone pratiche assistenziali come criterio di esclusione dalla responsabilità penale nei casi di imperizia per lesioni personali colpose e omicidio colposo. Continua a leggere Lesioni a neonato: ostetrica colpevole se non segue le linee guida