Il professionista sanitario è obbligato al rispetto delle linee guida nell’ambito della sua attività? Cosa prevede in proposito la normativa?
Come sappiamo le linee guida consistono in raccomandazioni di comportamento clinico, redatte sulla base delle migliori evidenze scientifiche, rivolte ai sanitari, allo scopo di suggerire loro le modalità di intervento più appropriate in specifiche circostanze cliniche.[1]
Disponibili nuove linee guida in materia di trattamento delle fratture di femore nel paziente anziano. Vediamo insieme i tratti salienti
(Aggiornato agosto 2022)
Le fratture di femore nell’anziano rappresentano un evento grave, con un impatto significativo sulla qualità di vita del paziente e ricadute considerevoli in termini di salute pubblica. Tale evenienza assume ancor più importanza se si considera il trend demografico attuale che vede l’Italia tra i paesi più “vecchi” al mondo con più di un quinto della popolazione “over 65”, pertanto potenzialmente a rischio di andare incontro, con gli anni, a questo temibile evento. L’ISTAT stima che nel 2040 questa quota possa arrivare ad un terzo del totale dei residenti.[1]Continua a leggere Evidenze nel trattamento del paziente anziano con frattura di femore
Acinetobacter e Klebsella sono batteri molto pericolosi e ad elevata mortalità, dal Ministero della salute importanti linee guida per il contrasto a queste infezioni
Le Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) rappresentano uno degli eventi avversi più frequenti nell’assistenza sanitaria e, sia per la gravità delle epidemie, che per la loro frequenza, un problema di salute pubblica rilevante. I batteri responsabili sono associati ad elevata mortalità. Secondo un recente rapporto in Italia del 2003 al 2016 i morti per infezioni correlate all’assistenza sono raddoppiati.[1] Continua a leggere Acinetobacter e Klebsella: pubblicate le linee guida del ministero
Con la legge Gelli-Bianco le linee guida sono diventate un riferimento obbligatorio per i giudici nei giudizi per responsabilità sanitaria di medici, infermieri e altri operatori sanitari
A partire dagli anni ‘80 del novecento, con lo scopo di aiutare i professionisti ad assumere decisioni cliniche sempre più supportate da evidenze scientifiche, in molti paesi cominciano ad essere emesse le cosiddette «linee guida». Secondo una accettata definizione le linee guida consistono in «raccomandazioni di comportamento clinico, elaborate mediante un processo di revisione sistematica della letteratura e delle opzioni scientifiche, con lo scopo di aiutare i medici e i pazienti a decidere le modalità assistenziali più appropriate in specifiche situazioni cliniche».[1] In altre parole una linea guida riassume l’attuale stato delle evidenze scientifiche e lo traduce nella pratica clinica, fornendo quella che, secondo gli esperti, rappresenta la migliore pratica possibile in un determinato ambito. Continua a leggere Importanza delle linee guida nei giudizi per responsabilità sanitaria
Con la legge Gelli la violazione delle linee guida acquisisce di fatto una rilevanza penale. E’ opportuno pertanto rispettarle per non incorrere in problematiche di questa natura
Le linee guida rappresentano una vera e propria “guida” per i professionisti sanitari per orientare le scelte di cura e le modalità di assistenza, in modo che siano quelle più appropriate e sicure, nelle diverse situazioni cliniche che si trovano ad affrontare. Continua a leggere Perchè osservare le linee guida tutela gli operatori sanitari
Il posizionamento tempestivo del tourniquet in caso di emorragia massiva può limitare la perdita ematica e salvare la vita al paziente. Ma che cos’è precisamente, e come funziona? Vediamolo in questo articolo
Nel portale del nuovo Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG) dell’Istituto Superiore di Sanità sono pubblicate le linee guida validate cui debbono fare riferimento gli operatori sanitari nell’ambito della loro professione. È stata recentemente pubblicata una linea guida aggiornata contenente indicazioni sull’uso del tourniquet in emergenza per il contenimento dell’emorragia massiva.[1] Il tourniquet è un dispositivo il cui scopo è quello di fermare un’emorragia grave che potrebbe mettere a rischio la vita del paziente ferito (foto in alto). Continua a leggere Utilizzo del tourniquet in emergenza per bloccare le emorragie
La legge 24/2017 sulla responsabilità professionale sanitaria impone che ci si debba attenere alle miglior linee guida per la cura dei pazienti. In quali conseguenze incorrono professionisti e strutture in caso di inadempienza?
Le linee guida rappresentano una vera e propria “guida” per i professionisti sanitari per orientare le scelte di cura e le modalità di assistenza, in modo che siano quelle più appropriate e sicure, nelle particolari situazioni cliniche che si trovano ad affrontare. I professionisti sanitari nell’esecuzione di ogni prestazione sono tenuti ad attenersi a quanto indicato e raccomandato nelle linee guida, salvo il caso in cui l’esperienza o la specificità del caso concreto non li indirizzino diversamente.[1]Continua a leggere Non seguire le linee guida, cosa comporta per gli operatori sanitari?
Gli interessi economici in sanità possono compromettere l’indipendenza della ricerca e, di conseguenza, influire sulla qualità delle cure e dell’assistenza ai pazienti
Le linee guida consistono in raccomandazioni di comportamento clinico, redatte sulla base di aggiornati processi di rielaborazione della migliore letteratura scientifica, rivolte ai sanitari, allo scopo di suggerire loro le modalità di intervento più appropriate in specifiche circostanze cliniche.[1]
In materia di linee guida la legge n. 24/2017 (più nota come “legge Gelli”) sulla responsabilità professionale sanitaria[2] ha introdotto due importanti elementi di novità. In primo luogo la legge consente la pubblicazione delle linee guida alle società scientifiche e associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie iscritte in un apposito elenco istituito dal Ministro della Salute.[3] Secondo, rende il rispetto delle linee guida di fatto obbligatorio per gli esercenti la professione sanitaria in quanto prevede l’esclusione della responsabilità penale nei casi di imperizia qualora siano state rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida.[4]
Con l’approvazione della legge 24/2017 (legge “Gelli”) l’aderenza alle linee guida ed alle buone pratiche clinico-assistenziali ha un risvolto dal punto di vista legale. In quali conseguenze incorre l’azienda che non si adegua alle nuove norme? E quali ricadute sugli operatori sanitari?
Il mancato rispetto delle linee guida, alla luce della normativa più recente, può avere importanti conseguenze per il personale sanitario
(Articolo aggiornato marzo 2021)
L’espressione “responsabilità professionale” indica l’eventualità che il professionista sia chiamato a rispondere ad una qualche autorità giudicante di una condotta errata. La legge n. 24/2017 (anche conosciuta come legge “Gelli”) sulla responsabilità professionale sanitaria ha segnato una sostanziale rivoluzione in materia. In questo articolo analizzeremo la legge dal punto di vista penale, con particolare riferimento alle conseguenze del mancato rispetto delle linee guida. Continua a leggere Mancato rispetto delle linee guida: quali conseguenze per gli operatori alla luce della legge “Gelli”?
La mancata adozione di protocolli/procedure può esporre il Responsabile della Centrale Operativa 118 a responsabilità rilevanti
Le responsabilità professionali degli operatori dell’emergenza sanitaria extra-ospedaliera sono notevoli, con ripercussioni rilevanti dal punto di vista civile e penale. Secondo la normativa vigente la responsabilità della Centrale Operativa compete ad un medico anestesista per la parte medico-organizzativa, mentre per la parte operativa a infermieri con esperienza in “area critica” che agiscono nell’ambito di protocolli decisi dal Direttore di Centrale. La decisione sul tipo di intervento da effettuare spetta all’infermiere dopo aver consultato il medico, soprattutto nei casi più delicati e complessi. Continua a leggere Mancata adozione delle procedure operative nella Centrale Operativa 118: quali conseguenze per il Responsabile del servizio?
La recente Legge n. 24/2017 sulla responsabilità professionale sanitaria ha segnato una sostanziale rivoluzione in materia di responsabilità civile e penale degli operatori sanitari
L’espressione “ responsabilità professionale ” indica l’eventualità che il professionista sia chiamato a rispondere ad una qualche autorità giudicante di una condotta riprovevole. Le responsabilità civile e penale degli operatori sanitari sono notevoli: rispondono in sede civile dei danni cagionati al paziente ed in sede penale per le condotte previste dall’ordinamento giuridico come reati.