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La movimentazione manuale dei pazienti nel servizio 118: rischi e soluzioni

 

La professione di soccorritore nel servizio d118 comporta la movimentazione manuale dei pazienti con il relativo rischio di infortunio. Vediamo in questo articolo come è possibile intervenire dal punto di vista della prevenzione

 

La professione di soccorritore nel servizio d118 comporta la movimentazione manuale dei pazienti con il relativo rischio di infortunio che ne deriva. Tra i fattori di rischio principale c’è quello di lesioni al livello dell’apparato osteo-articolare, soprattutto del tratto dorso-lombare, ma anche rischio di sovraccarico biomeccanico al livello degli arti inferiori.[1] Continua a leggere La movimentazione manuale dei pazienti nel servizio 118: rischi e soluzioni

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SGSL: un modello di gestione per la sicurezza totale delle ASL

Il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro (SGSL) ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza e la qualità nelle strutture sanitarie

 

Il D.Lgs 81/2008,[1] contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, assegna al datore di lavoro gli obblighi in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. Nelle Aziende Sanitarie il datore di lavoro è rappresentato dal Direttore Generale. La responsabilità del Direttore Generale non può essere mai esclusa laddove si tratti di adempimenti imposti ad esso in via esclusiva e quindi non delegabili, come la prevenzione degli infortuni.[2] Continua a leggere SGSL: un modello di gestione per la sicurezza totale delle ASL

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Reti tempo dipendenti e rischio sanitario: quale rapporto?

 

L’obiettivo delle reti “tempo dipendenti” è fornire il prima possibile al paziente l’intervento più adeguato per la sua patologia. La mancata adozione delle reti determina un aumento del rischio clinico collegato al differimento nel tempo del trattamento medico-specialistico necessario al paziente

 

(aggiornato marzo 2024)

La condizione di maggiore fragilità psico-fisica di una persona si manifesta in particolare nel bisogno di assistenza in emergenza. Per fornire una immediata ed efficace risposta in molte Regioni è stata operata una riorganizzazione dei servizi e dell’assistenza sanitaria secondo il concetto di rete previsto dal DM 70/2015,[1] di cui sono cardine le reti per le patologie cosiddette “tempo dipendenti”. Continua a leggere Reti tempo dipendenti e rischio sanitario: quale rapporto?

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Dopo il Covid più figure addette al controllo delle infezioni in ospedale

La crisi drammatica determinata dal Coronavirus ha evidenziato come negli ospedali manchino figure mediche ed infermieristiche appositamente dedicate al controllo delle infezioni

 

L’11 marzo 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha qualificato la malattia da Covid-19 come pandemia. L’Italia si è trovata inizialmente in difficoltà nell’affrontare questa nuova minaccia, non solo per l’inedita potenzialità del virus, ma anche per l’evidenza di alcune criticità che si sono manifestate nel nostro Servizio Sanitario Nazionale sul fronte della lotta alle malattie infettive. Continua a leggere Dopo il Covid più figure addette al controllo delle infezioni in ospedale

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Violenza agli operatori sanitari: cosa fare in caso di aggressione?

 

Le aggressioni agli operatori sanitari sono sempre più frequenti. Vediamo in questo articolo cosa è possibile fare per prevenire un’aggressione in ospedale, quali sono i segni premonitori e cosa fare se siamo aggrediti

 

ll National Institute of Occupational Safety and Health (NIOSH) definisce la violenza nel posto di lavoro come: “ogni aggressione fisica, comportamento minaccioso o abuso verbale che si verifica nel posto di lavoro”.[1] Il personale sanitario, in particolar modo quello operante nei servizi psichiatrici, di Pronto Soccorso e servizio 118, è esposto maggiormente, in virtù del tipo di attività svolta, al rischio di aggressione, anche se tale fenomeno può verificarsi in qualunque reparto.

l problema è molto sentito tanto che il Ministero della Salute considera le aggressioni “eventi sentinella” ossia “eventi avversi di particolare gravità, potenzialmente evitabili, che possono comportare morte o grave danno”.

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