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Carenza di personale nella struttura sanitaria: quali conseguenze per pazienti, operatori e aziende?

La carenza di personale determina una serie di conseguenze negative per pazienti, professionisti e ospedali, vediamo quali

 

La gestione delle risorse umane costituisce uno dei più importanti strumenti di governo clinico e un fattore critico per la sicurezza delle cure. In questo settore la carenza di risorse può diventare un problema di grande rilevanza. I vincoli finanziari conseguenti alla crisi economica hanno portato molte strutture ad una riorganizzazione dei servizi che si è tradotta, nella maggioranza dei casi, in una riduzione del personale medico ed infermieristico.

In una situazione di carenza di personale aumenta il numero di attività alle quali i sanitari devono dedicarsi. Quando ciò avviene inevitabilmente diminuisce il tempo che ognuno può dedicare ad ogni attività con tutto ciò che ne consegue in termini di rischi per la sicurezza. Vediamo di seguito quali sono le problematiche che insorgono, in caso di carenza di personale, per pazienti, operatori e strutture sanitarie. Continua a leggere Carenza di personale nella struttura sanitaria: quali conseguenze per pazienti, operatori e aziende?

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Un errore sanitario su due è causato da cattiva comunicazione: quali soluzioni?

La cattiva comunicazione è una delle cause principali di errori in sanità tanto che fino ad un errore sanitario su due potrebbe essere evitato con una buona comunicazione

 

Il linguaggio, si sa, si presta a fraintendimenti ed errori. La cattiva comunicazione ha un ruolo decisivo anche in sanità considerando che è una delle cause principali di errori e, di conseguenza, di danni ai pazienti.[1] Vediamo di seguito brevemente cos’è la comunicazione, quali sono le cause di cattiva comunicazione e quali possono essere le possibili soluzioni a questo problema. Continua a leggere Un errore sanitario su due è causato da cattiva comunicazione: quali soluzioni?

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Responsabilità per operatori e struttura in caso di caduta del paziente

Vediamo in questo articolo quali sono le conseguenze civili e penali alle quali possono andare incontro gli operatori e la struttura sanitaria in caso di caduta del paziente

 

La caduta dei pazienti è uno degli eventi avversi maggiormente ricorrenti in ambito intraospedaliero. Il Ministero della salute ha pubblicato nel 2019 il suo ultimo rapporto[1] relativo a tutti gli eventi sentinella (cioè gli eventi più gravi) segnalati dalle strutture sanitarie dal 2016 al 2018. In questo periodo il maggior numero di segnalazioni ha riguardato l’evento caduta dei pazienti con 984 casi, indicando cosi come tale problema sia ancora rilevante nelle strutture sanitarie. Continua a leggere Responsabilità per operatori e struttura in caso di caduta del paziente

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Come avviene il monitoraggio degli errori ed eventi avversi in sanità

 

La conoscenza dei fattori che hanno contribuito all’accadimento di un evento avverso aiuta la struttura sanitaria o l’operatore a non ripetere lo stesso evento in futuro. A tal fine sono costituite speciali banche dati per la raccolta e il monitoraggio degli errori e degli eventi avversi in sanità

 

È ormai noto che gli eventi avversi sono legati a falle del sistema e per tale motivo vanno studiate le cause che li hanno determinati e i fattori che hanno contribuito al loro verificarsi. Attraverso il monitoraggio e lo studio di questi eventi si possono apportare dei correttivi per evitare in futuro il loro riaccadimento.

La normativa vigente in materia di rischio clinico prevede che le attività di monitoraggio degli errori ed eventi avversi in sanità debbano essere condotte secondo un criterio di controllo articolato su tre livelli: aziendale, regionale, nazionale.[1] Vediamoli di seguito brevemente.

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Quali sono gli errori in sanità più gravi accaduti negli ultimi anni?

Vediamo quali sono gli errori in sanità più gravi accaduti negli ultimi anni, e segnalati dalle stesse strutture sanitarie al Ministero della Salute

 

Nel 2009 il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha istituito il SIMES (Sistema Informativo per il Monitoraggio degli Errori in Sanità)[1], un sistema informatico centralizzato in grado di raccogliere tutte le informazioni relative agli eventi sentinella e alle denunce dei sinistri provenienti dalle strutture sanitarie a livello nazionale con lo scopo di consentire il monitoraggio completo di tali eventi.

Per evento sentinella si intende un “evento avverso di particolare gravità, potenzialmente evitabile, che può comportare morte o grave danno al paziente e che determina una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario”.[2] Continua a leggere Quali sono gli errori in sanità più gravi accaduti negli ultimi anni?

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Come si analizzano gli eventi avversi in sanità?

L’analisi degli eventi avversi in sanità è finalizzata ad individuare e classificare i rischi sui quali occorre intervenire in modo prioritario al fine di prevenirne il riaccadimento futuro

 

Un evento avverso, secondo la definizione del Ministero della Salute, è un “Evento inatteso correlato al processo assistenziale e che comporta un danno al paziente, non intenzionale e indesiderabile..[1] Gli eventi avversi sono spesso il risultato di varie componenti: umane, tecnologiche, organizzative, procedurali e culturali. A causa di questa complessità, gli eventi avversi sono difficili da valutare e richiedono un attento studio, in modo da poter mettere in atto, quando prima, specifici interventi correttivi. Continua a leggere Come si analizzano gli eventi avversi in sanità?

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Linee guida, protocolli, procedure: quale obbligo per le aziende sanitarie dopo la legge “Gelli”?

Con l’approvazione della legge 24/2017 (legge “Gelli”) l’aderenza alle linee guida ed alle buone pratiche clinico-assistenziali ha un risvolto dal punto di vista legale. In quali conseguenze incorre l’azienda che non si adegua alle nuove norme? E quali ricadute sugli operatori sanitari?

 

Per prima cosa è meglio chiarire i termini di linee guida, protocolli e procedure visto che spesso vengono usati come sinonimi mentre in realtà hanno significati diversi. Continua a leggere Linee guida, protocolli, procedure: quale obbligo per le aziende sanitarie dopo la legge “Gelli”?

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Stress in emergenza, quali rischi per gli operatori sanitari?

 

Secondo molti studi esiste una connessione tra stress e rischi per la salute negli operatori dell’emergenza, sia in ambito ospedaliero che extra-ospedaliero

 

Il lavoro in emergenza presenta specifici e rilevanti fattori di rischio professionale. Uno di questi è il rischio stress lavoro correlato che influenza non solo il benessere e la produttività ma anche la salute trasformando il personale del soccorso da soccorritore a vittima. Essere quotidianamente chiamato a gestire situazioni caratterizzate dalla presenza di sentimenti ed emozioni forti, il tempo che incalza, le richieste pressanti, il contatto con il dolore e la sofferenza, i ritmi di lavoro serrati che non permettono di staccare emotivamente, sono tutte variabili che possono penalizzare l’equilibrio emotivo del personale di emergenza ed incidere sulla salute del lavoratore. Vediamo di seguito quali sono le principali fonti di stress negli operatori dell’emergenza e le conseguenze che possono avere in termini di danni per la salute. Continua a leggere Stress in emergenza, quali rischi per gli operatori sanitari?

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Errori più frequenti nella Centrale Operativa 118 e come evitarli

Vediamo in questo articolo quali sono gli errori più frequenti che possono verificarsi all’interno della Centrale Operativa 118 e come evitarli

 

Il Sistema dell’emergenza-urgenza attualmente operante nel nostro paese si articola in una fase di allarme e risposta territoriale, garantita dalle Centrali Operative 118, e da una fase di risposta ospedaliera garantita dai DEA/PS. Continua a leggere Errori più frequenti nella Centrale Operativa 118 e come evitarli

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John Snow e Florence Nightingale, l’alba del metodo scientifico in sanità

John Snow e Florence Nightingale furono tra i primi studiosi ad applicare il metodo scientifico in sanità

 

Gli studi di John Snow e Florence Nightingale a metà ottocento sono universalmente riconosciuti come “classici” del metodo scientifico, per l’ingegnosità delle osservazioni e per la modernità dell’impostazione metodologica. Vediamone brevemente i punti essenziali. Continua a leggere John Snow e Florence Nightingale, l’alba del metodo scientifico in sanità

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Emergenza in reparto: quali responsabilità per i sanitari, in caso di inadempienza?

L’emergenza in reparto è un evento improvviso e drammatico, che richiede un intervento tempestivo per evitare conseguenze al paziente. In quali responsabilità incorre il personale sanitario, in caso di mancato intervento?

 

Mentre il sistema di emergenza 118 garantisce il soccorso in ambiente extraospedaliero in pochi minuti, lo stesso non può dirsi in caso si verifichi un’emergenza nei reparti di degenza. Ancora oggi si assiste a situazioni in cui, durante un’emergenza in reparto, nessuno sa cosa fare, chi chiamare, con il carrello delle emergenze magari impolverato, sprovvisto del materiale o addirittura chiuso a chiave. L’assenza o il malfunzionamento dell’equipaggiamento contribuisce a ritardi nel trattamento. E’ necessario sapere che il mancato controllo delle strumentazioni e delle apparecchiature elettromedicali può comportare conseguenze penali per il personale sanitario. Vediamo perchè. Continua a leggere Emergenza in reparto: quali responsabilità per i sanitari, in caso di inadempienza?

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Dopo la legge “Gelli” è necessario rivedere il sistema di finanziamento degli ospedali

Dopo la legge “Gelli” è necessario aggiornare il sistema di finanziamento degli ospedali, vediamo perchè

 

A seguito dell’applicazione dei decreti legislativi 502/92[1] e 517/93[2] gli ospedali non sono più remunerati secondo la spesa storica ma con un sistema di finanziamento a prestazione detto DRG (Disease Related Groups, in italiano raggruppamenti omogenei di diagnosi). Dato che costerebbe troppo misurare quanto costa un paziente singolo si raggruppano i pazienti con la stessa patologia presumendo che abbiano lo stesso costo. È quindi un metodo di pagamento che si basa sull’idea che il rimborso non deve essere correlato alle spese effettive sostenute ma alle spese medie attese, indipendentemente dal costo effettivo delle cure prestate. Continua a leggere Dopo la legge “Gelli” è necessario rivedere il sistema di finanziamento degli ospedali

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Perché è necessario legare la sicurezza delle cure alla valutazione dei manager delle ASL

 

E’ necessario che le attività di gestione del rischio sanitario e sicurezza delle cure siano legate alla valutazione dei manager delle ASL. Vediamo perchè

 

La normativa vigente[1, 2] stabilisce che all’atto della nomina dei manager delle ASL, le Regioni definiscano e assegnino a tali figure gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi che dovranno raggiungere. La valutazione finale sul loro operato, al termine dell’incarico, viene agganciata al raggiungimento di detti obiettivi. Continua a leggere Perché è necessario legare la sicurezza delle cure alla valutazione dei manager delle ASL

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Primo, non nuocere: principi basilari per la prevenzione degli errori sanitari

Gli errori sanitari espongono a rischio di danni i pazienti e a responsabilità professionale il personale che li compie. Vediamo in che modo si possono evitare o, quanto meno, limitare

 

Negli ultimi decenni la medicina ha subito un notevole sviluppo in numerosi campi. Ciò ha consentito indiscutibilmente di ampliare le proprie aree di intervento, ma ha anche aumentato la possibilità di incorrere in eventuali errori con le conseguenze che ne derivano, per pazienti e operatori. “Primo: non nuocere” è uno dei principi cardine della medicina, fin dalle origini e ci ricorda come sia importante prevenire e mitigare i potenziali eventi avversi che possono derivare dall’assistenza sanitaria. Vediamo in questo articolo quali sono i principi basilari di prevenzione degli errori sanitari e cosa fare in concreto per eliminarli o, quanto meno, ridurli. Continua a leggere Primo, non nuocere: principi basilari per la prevenzione degli errori sanitari

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L’operatore sanitario non è responsabile del danno al paziente in caso di cattiva organizzazione della struttura

La giurisprudenza afferma che se l’ospedale è carente per strutture e organizzazione il sanitario non risponde per l’evento avverso: vediamo perchè 

(Aggiornato dicembre 2020)

Come dimostrato dalla letteratura internazionale, le cause degli errori e degli avvenimenti avversi in sanità sono spesso da ricercarsi nell’intera organizzazione del lavoro, che crea le condizioni favorevoli al verificarsi dell’errore, e non solo nel comportamento del singolo.[1] Ciò coinvolge anche il tema della responsabilità professionale perché, come è emerso da numerose sentenze di condanna per malpractice medico-sanitaria, se l’ospedale è carente per struttura e organizzazione il sanitario non risponde di eventuali eventi di danno al paziente. Continua a leggere L’operatore sanitario non è responsabile del danno al paziente in caso di cattiva organizzazione della struttura

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Omicidio colposo e responsabilità sanitaria: le sentenze degli ultimi anni

Presentiamo in questo articolo alcune delle sentenze riguardanti gli operatori sanitari, emesse negli ultimi anni dalla Cassazione penale per il reato di omicidio colposo

 

In caso di morte del paziente, laddove di evidenzino delle responsabilità, gli operatori sanitari rispondono in sede penale per il reato di omicidio colposo. Nel reato di omicidio colposo, come in tutti i reati colposi, il soggetto autore del reato non vuole intenzionalmente commettere il reato ma l’evento si verifica ugualmente a causa di negligenza, imperizia, imprudenza, oppure per inosservanza di leggi, ordini, regolamenti e discipline.[1] Continua a leggere Omicidio colposo e responsabilità sanitaria: le sentenze degli ultimi anni

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Come si configura la responsabilità penale dell’operatore sanitario?

Vediamo in questo articolo quali sono gli elementi necessari al Giudice per provare la responsabilità penale dell’operatore sanitario (medico, infermiere, ecc.)

 

L’art. 27 della Costituzione afferma che la responsabilità penale è personale. Significa che ognuno risponde penalmente dei propri comportamenti e non del fatto di altri. Lo stesso articolo afferma che l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva che interviene dopo essere stati condannati in 1° grado, in Appello e poi in Cassazione.
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Il Nudging: una nuova strategia per la promozione della salute

Si sta sempre più diffondendo una nuova strategia per orientare le persone ad adottare comportamenti virtuosi nel campo della salute: il nudging

 

Lo scorso anno il premio Nobel per l’economia è stato assegnato allo studioso Richard Thaler, famoso anche per essere il teorico del “nudging”. Ma che cos’è il nudging? Il termine inglese nudging viene tradotto in italiano con la locuzione “spinta gentile”. Esso indica un’azione volta ad incentivare (o disincentivare) comportamenti individuali ritenuti benefici (o nocivi) per il soggetto stesso che li compie. In pratica si tratta di una teoria secondo la quale le persone vanno guidate nella scelta di ciò che è meglio per loro, pur essendo lasciate libere di comportarsi diversamente.[1] Un esempio classico è il seguente: in molti paesi l’aumento del prezzo delle sigarette non ha ridotto il consumo di quest’ultime tra i fumatori. Migliori risultati sono stati invece ottenuti inserendo sui pacchetti immagini sgradevoli delle conseguenze che il fumo può provocare.

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La movimentazione manuale dei pazienti nel servizio 118: rischi e soluzioni

 

La professione di soccorritore 118 comporta la movimentazione manuale dei pazienti con il relativo rischio di infortunio. Vediamo in questo articolo cosa è possibile fare dal punto di vista della prevenzione

 

La professione di soccorritore nel servizio 118 comporta la movimentazione manuale dei pazienti con il relativo rischio di infortunio che ne deriva. Tra i fattori di rischio principale c’è quello di lesioni al livello dell’apparato osteo-articolare, soprattutto del tratto dorso-lombare, ma anche rischio di sovraccarico biomeccanico al livello degli arti inferiori.[1] Continua a leggere La movimentazione manuale dei pazienti nel servizio 118: rischi e soluzioni

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Reti tempo dipendenti e rischio sanitario: quale rapporto?

 

L’obiettivo delle reti “tempo dipendenti” è fornire il prima possibile al paziente l’intervento più adeguato per la sua patologia. La mancata adozione delle reti determina un aumento del rischio clinico collegato al differimento nel tempo del trattamento medico-specialistico necessario al paziente

 

(aggiornato marzo 2024)

La condizione di maggiore fragilità psico-fisica di una persona si manifesta in particolare nel bisogno di assistenza in emergenza. Per fornire una immediata ed efficace risposta in molte Regioni è stata operata una riorganizzazione dei servizi e dell’assistenza sanitaria secondo il concetto di rete previsto dal DM 70/2015,[1] di cui sono cardine le reti per le patologie cosiddette “tempo dipendenti”. Continua a leggere Reti tempo dipendenti e rischio sanitario: quale rapporto?