Vediamo quali sono gli aspetti legali e i profili di responsabilità in ordine alla mancata verifica dei dispositivi medici e apparecchiature elettromedicali
In questo articolo ci occuperemo degli adempimenti previsti per operatori e strutture sanitarie in ordine alla verifica della corretta funzionalità dei dispositivi medici e delle conseguenze che il mancato controllo può comportare dal punto di vista della responsabilità professionale.
Negli ultimi anni i casi di denuncia per responsabilità professionale sanitaria sono aumentati. Per contrastare il fenomeno la legge “Gelli” richiede agli operatori sanitari la stipula di idonea polizza assicurativa. Ma è già obbligatorio assicurarsi?
(Articolo aggiornato ottobre 2022)
Il primo aprile 2017 è entrata in vigore la Legge n. 24/2017 denominata “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale sanitaria“, anche nota come legge “Gelli” (1). La Legge ha apportato notevoli modifiche alla responsabilità professionale sanitaria. Una delle più importati è l’obbligo per tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private di assicurarsi per responsabilità civile contro terzi anche per danni causati dal proprio personale. Continua a leggere E’ obbligatorio assicurarsi per responsabilità professionale sanitaria?
Il professionista sanitario deve essere a conoscenza dei pericoli che può comportare una inadeguata compilazione della documentazione sanitaria anche alla luce delle gravi sanzioni, anche di tipo penale, alle quali può andare incontro
Il mancato rispetto delle linee guida, alla luce della normativa più recente, può avere importanti conseguenze per il personale sanitario
(Articolo aggiornato marzo 2021)
L’espressione “responsabilità professionale” indica l’eventualità che il professionista sia chiamato a rispondere ad una qualche autorità giudicante di una condotta errata. La legge n. 24/2017 (anche conosciuta come legge “Gelli”) sulla responsabilità professionale sanitaria ha segnato una sostanziale rivoluzione in materia. In questo articolo analizzeremo la legge dal punto di vista penale, con particolare riferimento alle conseguenze del mancato rispetto delle linee guida. Continua a leggere Mancato rispetto delle linee guida: quali conseguenze per gli operatori alla luce della legge “Gelli”?
Conoscere le cause che hanno contribuito all’accadimento di un evento avverso aiuta a non ripetere lo stesso evento in futuro, ecco perchè è importante la segnalazione degli eventi avversi da parte degli operatori sanitari (Incident Reporting). Vediamo di cosa si tratta in questo articolo
Il sistema di segnalazione degli eventi da parte degli Operatori sanitari (il cosiddetto Incident Reporting) rappresenta uno strumento indispensabile per aumentare la conoscenza delle cause e dei fattori che hanno contribuito al verificarsi di un evento avverso in base al “principio dell’imparare dall’errore”. Infatti, conoscere le cause che hanno contribuito all’accadimento di un evento avverso aiuta a non ripetere lo stesso evento in futuro. Continua a leggere Incident Reporting: il sistema di segnalazione volontario degli eventi avversi nelle aziende sanitarie
È necessario prevenire le aggressioni in Pronto Soccorso eliminando le condizioni che le favoriscono, in particolare il sovraffollamento e le lunghe attese
L’impiego delle telecamere e delle forze di polizia contro le aggressioni in Pronto Soccorso (PS) sono utili ma non bastano perché non risolvono il problema a monte cioè il fenomeno del sovraffollamento e delle lunghe attese che esasperando il cittadino favoriscono l’innescarsi di comportamenti aggressivi. Vediamo quali sono le possibili soluzioni a questo annoso problema
Un decreto del Ministero della Salute sancisce l’obbligo per tutti i sanitari e le aziende di segnalare tempestivamente le reazioni avverse ai farmaci
(Aggiornato luglio 2022)
Durante o dopo l’assunzione di un farmaco può accadere che si presentino segni, sintomi anomali o manifestazioni non previste e inaspettate. Le reazioni avverse ai farmaci sono molto frequenti e in costante crescita: secondo gli ultimi dati colpiscono il 7% della popolazione generale, oltre il 20% dei pazienti ricoverati in ospedale e sono causa di oltre l’8% dei ricoveri ospedalieri”. (1)Continua a leggere Le segnalazioni di reazioni avverse ai farmaci sono un obbligo: ecco come segnalare
Il Piano Annuale di Risk Management (PARM) è lo strumento redatto dalla struttura sanitaria per promuovere e realizzare le iniziative in materia di gestione del rischio sanitario
In tema di Risk Management anche le singole Regioni contribuiscono a pianificare gli interventi strategici e operativi a tutela degli obiettivi di salute e sicurezza delle cure. Tra le principali azioni messe in atto dalle Regioni per promuovere la gestione del rischio clinico nelle Aziende Sanitarie troviamo il Piano Annuale di Risk Management (PARM) che viene redatto annualmente dalle aziende su mandato delle Regioni a seguito dell’emanazione di specifiche linee guida (alcune Regioni hanno adottato una denominazione diversa per questi piani ma il contenuto e l’obiettivo è il medesimo ). Continua a leggere Che cos’è il Piano Annuale di Risk Management (PARM) ospedaliero?
Analizziamo in questo articolo cosa si intende per responsabilità amministrativa degli operatori sanitari e quali sono le sue implicazioni
La responsabilità amministrativa: aspetti generali
In via generale la responsabilità è l’onere che incombe ad un soggetto di rispondere del proprio operato. La responsabilità amministrativa si configura quando un soggetto, pubblico dipendente, viene chiamato a risarcire un danno nei confronti della pubblica amministrazione. Continua a leggere La responsabilità amministrativa dell’operatore sanitario
Sulla base di un episodio realmente accaduto, vediamo in quali responsabilità incorre l’operatore del 118 in caso di mancato invio del mezzo di soccorso al cittadino
Mario D., affetto da talassemia, si sentì male il 03 agosto 2017 alla stazione ferroviaria di Napoli, furono chiamati i soccorsi ma dal 118 risposero che al momento non c’erano ambulanze disponibili. Un’indagine interna stabilì invece che i mezzi erano disponibili tanto che gli infermieri e i medici coinvolti rischiano ora il licenziamento. Di questo episodio si occuparono anche i giornali (leggi qui). La vicenda è tutt’ora oggetto di due indagini, una affidata a una speciale commissione della Regione Campania e un’altra dovuta alla denuncia in procura presentata dagli stessi vertici della struttura sanitaria per i ritardi nei soccorsi. Continua a leggere Mancato invio del mezzo di soccorso al cittadino: quali responsabilità per la Centrale 118?
Uno dei punti essenziali del sistema del sistema di Prevenzione e Protezione aziendale è quello relativo ai rischi che i lavoratori corrono negli ambienti di lavoro, della loro individuazione e valutazione e delle conseguenti misure preventive e protettive messe in atto
Il D.Lgs 81/2008,[1] entrato in vigore il 15 maggio 2008 per il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro, prevede tra gli obblighi del datore di lavoro la valutazione dei rischi e la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) definito anche “mappatura dei rischi”. Continua a leggere Sicurezza sul lavoro in ambiente sanitario: come si valutano i rischi?
Dagli studi più recenti emerge che vi è uno stretto legame tra benessere lavorativo e sicurezza delle cure. Vediamo perchè
Il rischio clinico viene considerato come la probabilità che un paziente sia vittima di un evento avverso, ossia subisca un danno o un disagio imputabile alle cure prestategli, che prolunghino la degenza, causando il peggioramento delle condizioni di salute o la morte.[1]
Se gli operatori sanitari sono insoddisfatti del proprio lavoro anche il paziente rischia di subirne le conseguenze. Infatti, come dimostrano le ricerche, un buon clima interno all’organizzazione influenza in modo rilevante il rischio sanitario poiché la qualità delle prestazioni, in termini di efficienza, efficacia, appropriatezza e sicurezza, è direttamente proporzionale allo stato di salute fisica e mentale degli operatori.[2]Continua a leggere Quale relazione tra benessere lavorativo e sicurezza delle cure?
Il dolore acuto genera una serie di modificazioni fisiopatologiche note come “reazioni da stress” che sono estremamente dannose per la salute del paziente
La sintomatologia dolorosa dovrebbe essere sempre adeguatamente valutata e trattata poiché l’omissione del sollievo dal dolore è inaccettabile sia dal punto di vista etico che morale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) insiste sulla necessità di trattare il sintomo dolore e il consumo di oppioidi in terapia è indicato come parametro di avanzamento sociale di una nazione. La Joint Commission on Accreditation of Healthcare Organisations (JACHO) richiede, nei suoi standard di qualità, che tutti i pazienti vengano valutati per il dolore e che di conseguenza ne abbiano un trattamento adeguato. Nonostante ciò l’inadeguatezza del trattamento del dolore è ampiamente documentata e la percentuale di pazienti che non viene trattata è molto elevata. Continua a leggere Prevenzione del danno connesso al mancato trattamento del dolore in emergenza 118
Il Bed Management si dimostra il miglior strumento per la prevenzione e la gestione del rischio clinico causato dal sovraffollamento in ospedale
L’analisi della letteratura evidenzia come il numero delle ammissioni in ospedale, in particolare di pazienti anziani, sia aumentato negli ultimi anni a fronte di una riduzione generale dei posti letto. Alcuni studi (1) condotti in vari paesi hanno evidenziato che una proporzione importante di giornate di degenza ospedaliera è dedicata al trattamento di pazienti che, seppur clinicamente dimissibili, permangono in ospedale in attesa di collocazione in strutture riabilitative, residenziali o di trasferimento a domicilio. Negli ultimi anni il tema è stato affrontato da alcune regioni italiane, in particolare il Lazio e la Toscana (2, 3), che hanno emesso apposite normative. Continua a leggere Il Bed Management come strumento per la prevenzione del rischio sanitario
La mancata adozione di protocolli/procedure può esporre il Responsabile della Centrale Operativa 118 a responsabilità rilevanti
Le responsabilità professionali degli operatori dell’emergenza sanitaria extra-ospedaliera sono notevoli, con ripercussioni rilevanti dal punto di vista civile e penale. Secondo la normativa vigente la responsabilità della Centrale Operativa compete ad un medico anestesista per la parte medico-organizzativa, mentre per la parte operativa a infermieri con esperienza in “area critica” che agiscono nell’ambito di protocolli decisi dal Direttore di Centrale. La decisione sul tipo di intervento da effettuare spetta all’infermiere dopo aver consultato il medico, soprattutto nei casi più delicati e complessi. Continua a leggere Mancata adozione delle procedure operative nella Centrale Operativa 118: quali conseguenze per il Responsabile del servizio?
La recente Legge n. 24/2017 sulla responsabilità professionale sanitaria ha segnato una sostanziale rivoluzione in materia di responsabilità civile e penale degli operatori sanitari
L’espressione “ responsabilità professionale ” indica l’eventualità che il professionista sia chiamato a rispondere ad una qualche autorità giudicante di una condotta riprovevole. Le responsabilità civile e penale degli operatori sanitari sono notevoli: rispondono in sede civile dei danni cagionati al paziente ed in sede penale per le condotte previste dall’ordinamento giuridico come reati.
La prevenzione svolge un ruolo determinante per evitare errori sanitari ed eventi avversi, ponendo le basi per il miglioramento del sistema
Un importante studio sugli eventi avversi in sanità a livello internazionale ha permesso di osservare che in ambito ospedaliero la percentuale di eventi avversi prevenibili, quindi evitabili, si attesta sul 43,5%.(1) È stato rilevato che errori medici prevenibili determinano, negli USA, circa 98 mila decessi ogni anno, generando un costo economico stimato tra i 17 ed il 29 miliardi di dollari.(2)Continua a leggere L’importanza della prevenzione del rischio nell’assistenza e nelle cure ai pazienti
Gli operatori del servizio di emergenza territoriale 118 vanno incontro a tipologie di rischio aggiuntive rispetto a quelle ospedaliere, vediamo quali sono in questo articolo e come possono essere prevenute
Il personale del 118 espleta la propria attività in ambito extra- ospedaliero, ambiente difficile ed “ostile” per definizione, dove non sono disponibili le risorse logistiche, professionali e diagnostico-strumentali dell’ospedale. Infatti, mentre alcuni fattori di rischio sono comuni altri presentano caratteristiche di quasi esclusività e sono in stretta correlazione al tipo di attività svolta, attività spesso caratterizzata dallo svolgersi in ambienti di lavoro particolari come all’aperto o su strada, in case private, cantieri, ecc., con la presenza, anche contemporanea, di numerosi fattori di disturbo (clima e intemperie, affollamento, ecc.), sotto la pressione dell’emergenza e con poche possibilità di adottare soluzioni alternative e meno rischiose. Continua a leggere Quali rischi lavorativi per i soccorritori dell’emergenza territoriale 118?
I dati sugli eventi avversi in Italia ci dicono che c’è ancora molto da fare in materia di qualità e sicurezza delle cure
Come in tutti i sistemi complessi, quali l’aviazione, le centrali nucleari o i sistemi di difesa militare, anche in ambito sanitario possono verificarsi incidenti ed errori. L’errore è, infatti, una componente ineliminabile della natura umana. E’ quindi importante che ogni operatore si impegni per prevenire, quanto più possibile, gli eventi di danno al paziente.[1]Gli errori ed eventi avversi in ambito sanitario hanno ricadute sotto vari punti di vista: etico, per i danni ai pazienti; economico, per i costi derivanti dai risarcimenti danni ai pazienti; giuridico, per il rischio di subire denunce civili e penali. Continua a leggere Qualità e sicurezza delle cure: perchè c’è ancora molto da fare